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Brescello dice no al mega polo logistico Dugara

Jacopo Della Porta
Brescello dice no al mega polo logistico Dugara

Il consiglio comunale vota contro il progetto: «Avrebbe impatto negativo»

21 aprile 2024
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Brescello Il mega polo logistico Dugara non si deve fare. Brescello ha espresso ufficialmente parere negativo. Il proponente Claudio Bacchi ha avviato nei mesi scorso l’iter autorizzatorio e venerdì è approdato in consiglio comunale un documento denominato “fase preliminare al provvedimento autorizzatorio unico di valutazione di impatto ambientale”.

Maggioranza e opposizione hanno detto no all’unanimità a un progetto che prevede di realizzare 150mila metri quadrati di piazzali dedicati allo stoccaggio, 100mila per la movimentazione merci e 112mila per magazzini ed edifici, oltre a otto binari ferroviari.

«Abbiamo voluto tutelare i cittadini da un progetto insostenibile - dice il sindaco Carlo Fiumicino - perché mancano le infrastrutture stradali e ferroviarie necessarie e perché l’aumento del traffico avrebbe avuto un impatto negativo sulla salute della popolazione. Tra l’altro le aziende del territorio brescellese non hanno manifestato interesse». Quelle che invece lo hanno fatto sono di Poviglio, Viadana (Mn) e Guastalla.

Voto bipartisan

L’area individuata per il polo, che la società definisce eco-logistico in quanto contribuirebbe a togliere mezzi pesanti dalla strada, è quella di via Peppone e don Camillo, nei pressi della provinciale 62 che porta a Parma.

Anche l’ex sindaca Elena Benassi, ora all’opposizione con la lista “Brescello che vogliamo”, ha votato no. «Siamo contrari perché questo progetto porterebbe alla cementificazione di oltre 40 ettari di terreni, parte dei quali oggi agricoli – dice Benassi – Inoltre c’è un’assoluta carenza infrastrutturale».

La società Dugara nel presentare i vantaggi di questa iniziativa ha sempre sottolineato le positive ricadute economiche sulle casse comunali: 450mila euro di Imu all’anno e più di 3milioni di euro per iniziare i lavori.

«Non ci siamo fatti allettare da eventuali vantaggi economici – prosegue il primo cittadino Fiumicino – nonostante i Comuni in questo periodo non navighino certo nell’oro. La scelta è stata presa prioritariamente per garantire la tutela dei cittadini. La politica ha il dovere di agire per il bene della comunità, anche a discapito di potenziali guadagni finanziari».

L’Unione si è opposta

Il pronunciamento del consiglio comunale di Brescello arriva a poche ore dalla conferenza di servizi che si svolgerà domani tra la società Dugara, Comune, Provincia, Regione, Arpa e Arpae. La bocciatura da parte del consiglio comunale di Brescello rende improbabile la prosecuzione dell’iter, anche perché in questi mesi la giunta Fiumicino ha avviato un percorso di confronto anche con gli altri enti.

Mercoledì la giunta dell’Unione Bassa Reggiana ha espresso a sua volta parere contrario all’area produttiva «ritenendola non ammissibile in quanto fortemente penalizzante per i Comuni interessati dalla redazione del Piano urbanistico intercomunale». Pug che è in discussione in questo periodo. Il polo logistico, se approvato, assorbirebbe da solo tutta l’espansione edilizia prevista a Brescello e parte di quella dell’Unione. Di fatto limiterebbe fortemente le possibilità di insediamento di nuove attività produttive a Poviglio, Boretto, Gualtieri, Guastalla, Luzzara e Novellara.

Provinciale 62 intasata

La provinciale 62 che collega Brescello a Parma è una strada molto trafficata. Viene di fatto usato come collegamento tra il casello del Brennero di Reggiolo e quello dell’Autosole di Parma.

Una delle criticità è legata al mancato completamento dell’asse Cispadano in direzione Parma (tratto Brescello-Sorbolo) e in direzione Casello A22 (tratto Luzzara-Reggiolo) che comportano importanti flussi di traffico, soprattutto di mezzi pesanti, che attraversano centri e nuclei abitati su arterie stradali di ridotte dimensioni con problemi legati all’inquinamento atmosferico nonché alla sicurezza dei residenti. Nei tratti di viabilità ordinaria (Brescello Sorbolo – Luzzara Reggiolo) nelle ore di punta sono quotidiane le lunghe code fino ad arrivare al prolungato blocco del transito in caso di incidenti. Questi flussi di traffico non hanno riflessi solo sui comuni di Brescello e Luzzara ma anche sugli altri comuni dell’Unione.

A questi problemi si aggiunge la scarsa portata del ponte ferroviario sulla linea Parma-Suzzara a Sorbolo, che non consentirebbe il transito dei treni diretti al polo logistico. Non è infine trascurabile il fatto che vi siano molti passaggi a livello in zona e se dovessero restare chiusi più a lungo questo comporterebbe l’aumento delle colonne. l

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