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E’ morto l’avvocato Barazzoni: sfidò Spaggiari alle elezioni

Nicolò Valli
E’ morto l’avvocato Barazzoni: sfidò Spaggiari alle elezioni

Aveva 73 anni, nel 1995 tentò la scalata a sindaco di Reggio Emilia

27 aprile 2024
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Reggio Emilia Una malattia dal decorso rapido se l’è portato via a 73 anni, privandolo di altre stimolanti esperienze. L’avvocato Gian Paolo Barazzoni aveva ancora tanta energia e voglia di fare: a breve sarebbe infatti partito per Dubai, dove era stato nominato come referente legale della Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi.

Amava viaggiare con la moglie Doretta e la figlia Maria Paola, che oggi gli daranno l’ultimo saluto con partenza dalla Casa Funeraria di via Terezin, dove è stata organizzata la camera ardente, in direzione chiesa di Santo Stefano. Alle 15.30 si svolgerà il funerale.

Cresciuto a Reggio, Barazzoni si era specializzato come avvocato di diritto societario. Era titolare di uno studio legale con i colleghi Veronica Camellini e Luca e Andrea Marconi. Il Foro di Reggio era di fatto la sua seconda casa, ma aveva affari anche a Milano.

Nel 1995 tentò la scalata politica, proponendosi come candidato sindaco alle elezioni comunali di Reggio per la coalizione di centrodestra.

Era il periodo di grande ascesa di Forza Italia trainata a livello nazionale da Silvio Berlusconi. Andò male: vinse infatti Antonella Spaggiari che fu riconfermata primo cittadino incominciando quello che sarebbe stato il secondo dei suoi tre mandati; Barazzoni si fermò al 21% a fronte del 64% della stessa Spaggiari, aggiudicandosi comunque 9 seggi su 40.

Fu l’unica tappa politica della sua carriera anche se, come ricordano in queste ore i familiari, tutta la sua vita è stata spesa a difesa dei diritti e di quello che per lui era considerato giusto, nel tentativo di cambiare le cose rendendole migliori: «Gian Paolo era una persona appassionata del suo lavoro ma, prima di tutto, era un marito e un padre eccezionale – affermano Doretta e la figlia Maria Paola – parlavamo di tutto senza grandi problemi. Un’altra sua grande passione erano i cavalli: era infatti un amante dell’equitazione, che praticava soprattutto al circolo Cere».

«È stato anche presidente del Rotary Club reggiano, a dimostrazione del suo impegno verso la città. Non ci aspettavamo – concludono – di perderlo in modo così improvviso».