Gazzetta di Reggio

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Il caso

Mette i crisantemi sullo zerbino del suo ex, donna a processo

Ambra Prati
Mette i crisantemi sullo zerbino del suo ex, donna a processo

Voleva riallacciare a tutti i costi la relazione finita: è arrivata a perseguitarlo

03 maggio 2024
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Gattatico Una persecuzione messa in atto dalla ex, che non si rassegnava alla fine della relazione. È il canovaccio di tante storie d’amore finite male che approdano alle aule giudiziarie. Meno consueto il fatto che a finire alla sbarra per molestie e per stalking sia una donna, in questo caso accusata di avere costretto un invalido al 75% a cambiare le sue abitudini per paura di trovarsela davanti.

I protagonisti di questa vicenda sono un 59enne residente a Gattatico e una 56enne residente a Parma. Dopo una breve relazione, lui decide di troncare. Lei non accetta l’abbandono e spera che lui ci ripensi. Ma lui, sentendosi perseguitato e controllato, la querela a più riprese. Lei a sua volta lo denuncia per diffamazione. Le querele dell’uomo, redatte in tempi diversi dai carabinieri di Gattatico, hanno dato origine a due processi a carico della donna: uno per molestie e l’altro per stalking.

Nel processo per molestie la donna è stata accusata di «chiedere a più riprese di poter riallacciare i rapporti con l’ex e di manifestare una gelosia maniacale, presentandosi nei luoghi frequentati» dall’uomo «per cercare di avvicinarlo e per instaurare un dialogo, talvolta provocandolo». In aula ha deposto un testimone, che ha parlato dei «problemi» che la 56enne causava, presentandosi con «regalini» inopportuni. Il testimone ha raccontato di averla incontrata un giorno nella via principale di Praticello: «Cercava lui. La convinsi a venire con me, a comprare le uova». I fatti però risalgono al 2019, e l’avvocato difensore Maurizio Attolini ha ottenuto il riconoscimento della prescrizione, sancita dal giudice monocratico Matteo Gambarati.

L’altro processo – quello per stalking aggravato dal legame affettivo per il quale la 56enne è stata rinviata a giudizio – delinea un quadro più ampio. Secondo l’accusa, per due anni, dal dicembre 2022 al gennaio 2024, la donna è spuntata in diversi luoghi di Praticello. Alcuni episodi possono far sorridere: una volta lei ha affiancato l’ex e, senza scendere dalla propria auto, gli ha mandato “a gesti” dei baci, per poi allontanarsi; un’altra volta lo ha raggiunto al bar e, avvicinatasi al tavolo dove era seduto, ha ripetuto più volte la frase «ti amo», tentando di baciarlo. Se fin qui siamo nell’ambito dell’espansività, altri episodi sono più inquietanti. Sempre al bar, ma pronunciando improperi, lei ha rinfacciato: «Sei contento di quello che hai fatto? Hai rovinato tutto». In un’occasione la donna, appostata davanti alla casa dell’ex, ha atteso che lui uscisse per citofonato alla domestica chiedendo di poter entrare. Il clou è avvenuto l’8 dicembre 2023, quando la donna, dopo numerosi sms ingiuriosi e offensivi inviati giorno e notte, ha annunciato via messaggio: «Oggi porterò dei crisantemi sulla tomba del nostro amore». E lo stesso giorno, dopo avere suonato il campanello della casa, ha lasciato sullo zerbino un crisantemo.