Tragedia sfiorata in via Mozart: «Qui le auto vanno a velocità folli»
Reggio Emilia: ennesimo schianto, l’auto vola in un giardino. I residenti chiedono sicurezza
Reggio Emilia «Si è trattato di un miracolo, ma non va sempre bene». In effetti, a giudicare dalla dinamica, le conseguenze dell’incidente avvenuto lunedì mattina in via Mozart potevano essere ben più seri. Erano circa le 10.30 quando due automobili, provenienti dalla frazione di Massenzatico in direzione Reggio, si sono scontrate: una delle due, una Renault Clio, era guidata da una signora di 84 anni, mentre sull’altra, una Seat, c’erano due ragazzi giovani.
Le cause sono in corso di accertamento, ma pare che un tentativo di sorpasso azzardato da parte dei giovani abbia provocato la collisione, anche perché la donna stava per svoltare. Fatto sta che mentre la Clio è rimasta miracolosamente sulla carreggiata, la Seat ha fatto un volo finendo la sua corsa su un giardino di una delle case limitrofe, fortunatamente deserto in quel momento.
Tutte e tre le persone coinvolte sono uscite con le proprie gambe e non c’è stato bisogno dei soccorsi, anche se sul posto sono giunti la Croce Rossa, la polizia locale e i vigili del fuoco. Quanto accaduto, però, è l’ennesimo campanello d’allarme che suona per i residenti. «Stavo lavorando nel mio capannone quando ho sentito un forte rumore – afferma Amos Guerrieri – ho subito pensato al peggio e onestamente mi è venuta un po’ di paura. Quando ho visto che i coinvolti scendevano con le proprie gambe, mi sono fatto avanti, anche se insieme a me c’erano tanti altri residenti e passanti». Da queste parti, dice Guerrieri, questi episodi sono all’ordine del giorno: «Parliamo di 1 o 2 incidenti al mese – prosegue – qua non esistono autovelox o dossi dissuasori. Il limite di velocità è fissato in 50 chilometri orari, ma chi passa da queste parti ha velocità da gran premio di Formula 1. Ci siamo mossi per una raccolta firme e già in passato avevamo contattato il Comune, ricevendo però dall’assessore Bonvicini risposte molto approssimative. Torneremo a farci sentire – conclude – perché non dobbiamo aspettare che ci scappi il morto: serve subito un piano di prevenzione mirato». «Siamo preoccupati – si accoda Matteo Guidetti, un altro residente – questo è un problema che ci trasciniamo da diversi anni. In via Mozart passa di tutto, dalle auto agli scooter, dai camion del latte ai pedoni con il cane. Questo perché non esiste pista ciclabile, e anche il sistema di illuminazione è veramente scarso». Le richieste sono chiare: «Ci vorrebbe la pista ciclabile per tutta l’ampiezza del centro abitato, per non parlare dei dissuasori di velocità. Le auto che vengono da Reggio sfruttano il ponte per lanciarsi in picchiata verso la campagna, sfiorando i pedoni o le bici. Abito qui da qualche anno – conclude Guidetti – ma ancora adesso devo guardare e fare attenzione quando esco di casa, perché non mi sento sicuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA