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Nube tossica a Guastalla: emergenza a scuola, più di 100 intossicati

Nube tossica a Guastalla: emergenza a scuola, più di 100 intossicati

Reggio Emilia: una decina di persone che lavorano nei pressi della struttura ricoverate in ospedale, ottanta studenti dei vicini istituti Russell e Carrara hanno accusato malori. Evacuate le scuole per ore

09 maggio 2024
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Guastalla Pare essere stata causata da una fuoriuscita di acido solforico diluito con acqua al 50%, durante un travaso dal camion che doveva rifornire il deposito del Centro sportivo Le Piscine, la nube tossica di colore blu che ha scatenato una vera e propria emergenza a Guastalla.  In base alle prime stime, quasi 150 persone, tra cui tantissimi studenti delle vicine scuole superiori Russell e Carrara (che sono state subito evacuate) sono rimaste intossicate a causa delle esalazioni. 

Il bilancio dell’Ausl

104 persone intossicate (la maggior parte con sintomi lievi) e trattate dai sanitari a causa di una nube tossica. L’episodio è avvenuto poco prima delle 8 questa mattina, l’emergenza nell’area al momento è rientrata.

Sul luogo sono prontamente intervenute l’auto medica di Novellara, l’auto infermieristica di Guastalla e l’auto infermieristica di Poviglio. Nel cortile della scuola è stato allestito dalle ore 8 alle ore 11.15 come punto di primo intervento un PMA, Posto Medico Avanzato, che ha visto la presenza di medici e infermieri. Interessati dalle esalazioni sono in prevalenza ragazzi tra i 14 e i 19 anni di età - studenti delle vicine scuole superiori -, alcuni operatori della CIR (mensa), qualche agente di polizia intervenuto sul posto e una docente.

GUASTALLA

65 persone sono state trattate sul posto e poi inviate al Pronto Soccorso di Guastalla: 42 in codice verde; 19 in codice azzurro, 4 in codice arancione. L’80% di questi è stato sottoposto ad aerosol terapia con bronco dilatatori e cortisonici.

MONTECCHIO

13 persone sono state trattate sul posto e poi inviate al Pronto Soccorso di Montecchio. Di questi: 9 in codice verde e 4 in codice azzurro.

REGGIO EMILIA

11 persone sono state trattate sul posto e poi inviate al PS di Reggio Emilia in codice verde.

Almeno altri 15 ragazzi sono stati valutati e trattati nel punto di primo intervento, ma poi condotti a casa dai genitori. La maggior parte degli accessi in PS aveva sintomi lievi tranne i 4 codici arancioni. Al momento non risultano ricoverati.

I sintomi di intossicazione riscontrati sono: bruciore agli occhi e lacrimazione, faringodinia, tosse e difficoltà respiratoria più o meno lieve, cefalea, nausea e vomito.

Il preside dell’Istituto Carrara, Gianluca Verrucci, spiega come è stata affrontata l’emergenza.

La dirigente scolastica dell’Istituto Russell, Barbara Fava, commenta l’accaduto in questo video

L’allarme è scattato intorno alle 7.50, quando un fornitore ha portato con un camion i materiali nel magazzino del centro Le Piscine. E’ stato durante le operazioni di scarico che l’acido solforico è fuoriuscito, scatenando una reazione chimica con l’aria e la successiva nube tossica.

Proprio in quegli istanti gli studenti (al Russell e al Carrara ne sono iscritti circa duemila) stavano arrivando a scuola e hanno cominciato a respirare le sostanze. Alle 8.40, quando la situazione è diventata insostenibile, le due scuole sono state evacuate.

L’emergenza è cessata alle 11