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L’incontro

Il generale Vannacci al “taglione” della diga di Vetto

Il generale Vannacci al “taglione” della diga di Vetto

Cita nel proprio libro l’invaso sull’Enza come progetto indispensabile. Venerdì 10 maggio l’incontro

09 maggio 2024
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Vetto Il comitato per la diga di Vetto organizza per venerdì 10 maggio un incontro con il generale Roberto Vannacci, divenuto noto al grande pubblico grazie alla pubblicazione, avvenuta nell’agosto 2023, del libro “Il mondo al contrario”, che lo ha portato al centro dell’attenzione mediatica, seguita da polemiche, a causa dei contenuti espressi su donne, immigrati, omosessuali e ambientalismo.

L’incontro con Vannacci è previsto per le 11 sull’Enza a Vetto, nei pressi del “taglione” (lo zoccolo della diga mai realizzata). Alle 12.30 seguirà il pranzo al ristorante River di Cerezzola (Canossa), cui si potrà partecipare previa prenotazione al 328 2776268.

La presenza del generale Vannacci è motivata dalla sua opinione sugli invasi e sulla diga di Vetto, citata nel suo libro. «L’acqua che ha spazzato via le auto e allagato i campi in Romagna – vi si legge – è la stessa che avrebbe potuto salvare città, coltivazioni, allevamenti e agricoltori dal rischio siccità nei periodi caldi. Invece di pensare agli energivori dissalatori, gli invasi rappresentano l'uovo di Colombo per mitigare l’alternarsi ormai inevitabile di alluvioni e siccità, oltre che consentire, in determinate condizioni, anche di produrre energia pulita. Ma ogni progetto viene ostacolato dai verdi, dagli ambientalisti, dagli amanti degli animali, dagli eco-ansiosi, dai progressisti, dai sostenitori delle trote e delle anguille, dai protettori delle lontre e dai fanatici della legge sulla restaurazione della Natura». E ancora: «La diga di Vetto ne è un esempio eminente e chiarissimo: un progetto degli anni ’80 mai portato a termine. Nel 1988 cominciano i primi lavori con l’obiettivo di creare una riserva idrica di 100 milioni di metri cubi essenziale per lo strategico settore agricolo della zona», ma «dopo 35 anni e una infinità di ricorsi, boicottaggi, picchettaggi, sit-in di ambientalisti a difesa di lontre, faine, rospi, e insetti vari non se n’è ancora fatto nulla».

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