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Elezioni, il caso

Il Comune “sfratta” Coalizione civica dall’edicola sede elettorale

Serena Arbizzi
Il Comune “sfratta” Coalizione civica dall’edicola sede elettorale

Aguzzoli: «Atto squadristico». Il proprietario: «Me la chiesero anche i sostenitori del candidato Massari».

12 maggio 2024
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Reggio Emilia Coalizione Civica ha dovuto sgomberare l’edicola dismessa di via Farini in cui aveva insediato la sede elettorale. In un primo momento, quattro agenti della polizia locale sono andati all’edicola: hanno identificato i presenti e pochi giorni dopo i responsabili della Civica hanno ricevuto il resoconto e l’ordinanza di sgombero. Il provvedimento, se non verrà rispettato, prevede una sanzione, la demolizione del manufatto e il sequestro dei materiali. Il candidato a sindaco Fabrizio Aguzzoli non esita a definirlo un atto “squadristico”. Ed emerge un retroscena: l’edicola, pochi giorni dopo l’accordo con Coalizione Civica per il suo utilizzo, è stata richiesta anche da sostenitori del candidato del centrosinistra Marco Massari.

«Il verbale è stato redatto il 7 maggio, il 9 è arrivata (con celerità incredibile) la notifica da parte degli uffici comunali che ci ordina di non utilizzare lo spazio dell’edicola – spiegano Aguzzoli, Dario De Lucia e Vittorio Spagni di Coalizione Civica –. Ci teniamo a specificare che non abbiamo infranto alcuna legge, ma ci viene comunque ordinato di non usare l’edicola a meno che non ci mettiamo con il proprietario a vendere giornali, minacciando in caso di violazione una sanzione amministrativa e il sequestro del materiale». Se verrà dato il permesso di occupazione di suolo pubblico davanti all’edicola, Coalizione Civica continuerà a fare volantinaggio e incontrare le persone. «I vigili sono arrivati in quattro: vorremmo notare lo stesso zelo per le situazioni di pericolo pubblico: come per le baby gang o i rifiuti abbandonati – attacca Aguzzoli –. Il sospetto, sulla base della tempistica, che si tratti di un atto voluto più che di un atto dovuto, è forte. Io lo leggo come atto squadristico: la differenza tra il manganello e la carta bollata è di eleganza. E ci chiediamo: a chi fa paura Coalizione Civica? Le nostre pagine social sono hackerate, piene di profili fake da parte di chi ci dà degli uomini di destra. Abbiamo ricevuto attacchi di chi dice che siamo fascisti: questo è offensivo e falso, abbiamo una cultura di sinistra».

Facendo un salto all’indietro nel tempo, si arriva al 22 aprile, quando al proprietario dell’edicola, Luca Martignoni, venne notificato un avviso di violazione di clausola contrattuale di utilizzo di suolo pubblico per questioni legate alla destinazione d’uso. L’edicola è chiusa dal 30 giugno 2023, la partita Iva dal febbraio scorso.

«Ho concesso a Coalizione Civica, tramite un accordo con Dario De Lucia che conosco da tempo, l’utilizzo, in modo gratuito, dell’edicola – afferma Martignoni –. Circa 10 giorni dopo Coalizione Civica, mi hanno chiesto lo spazio sostenitori di Massari per fare la stessa cosa, solo che avevo già preso accordi con De Lucia».

Il proprietario fa un paio di riflessioni: «Ci sono altri chioschi chiusi in città, da anni: per loro vale la stessa regola? E, ancora, se la coalizione di centrosinistra avesse fatto la stessa cosa, mi sarebbe arrivato lo stesso provvedimento?».

Il sindaco Luca Vecchi indica che si «tratta di un atto compiuto dalla dirigente competente nell’esercizio autonomo delle proprie funzioni a seguito di controllo dei vigili. Accade così ogni volta che si verifica una infrazione amministrativa. Non è il decisore politico che decide e indirizza questi atti dell’amministrazione. Domani esaminerò gli atti per capire bene quanto accaduto. Si tratta di capire se il candidato sindaco Aguzzoli ha ragione o ha torto. Se ha torto, nel senso che ha compiuto un’infrazione, c’è poco da fare oltre a prenderne atto, d’altra parte non è il massimo se la prima cosa che fa un candidato sindaco e fare un abuso. Buona cosa sarebbe che un comitato elettorale si preoccupasse di capire dove sta mettendo la propria sede, si preoccupasse di capire se sta agendo in modo legittimo o se sta commettendo un’infrazione. Normalmente un candidato sindaco è molto attento a questi passaggi e d’altra parte la “ cultura delle regole “ non è solo uno slogan. Ma ripeto, sono garantista, non conosco i dettagli, verificherò gli atti…».