Gazzetta di Reggio

Reggio

A Mancasale il Polo della Moda: ecco cosa ne pensano i candidati sindaco

A Mancasale il Polo della Moda: ecco cosa ne pensano i candidati sindaco

Dopo l’annuncio dell’acquisizione di Max Mara le perplessità riguardano la Fiere

14 maggio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Dopo l’annuncio del Comune di Reggio Emilia del nuovo Polo della Moda alle ex fiere, i candidati sindaco si interrogano sul progetto. C’è chi plaude all’operazione, ma c’è anche chi rimpiange ancora la scomparsa delle fiere, considerandole un’esperienza da far rivivere al pari degli altri capoluoghi emiliano-romagnoli. «Finalmente verrà messa la parola fine a situazioni di degrado che nel tempo hanno contribuito a creare anche gravi problemi di sicurezza e di legalità – afferma Giovanni Tarquini, candidato sindaco del centrodestra – Resta purtroppo l’amarezza per la sorte del vecchio polo fieristico reggiano, sorte di cui porta l’intera responsabilità il potere politico che ha governato la città e la provincia sino ad oggi».



«Una buona notizia per le opportunità di lavoro – le parole invece di Marco Massari, candidato sindaco del centrosinistra – Sostenere un lavoro giusto, sicuro, dignitoso e di qualità rappresenta per noi priorità indiscutibile. A poche centinaia di metri dal Parco Innovazione, dove molte aziende già sviluppano soluzioni ad alto contenuto tecnologico, si apre un nuovo capitolo per la storia industriale della nostra città». Sul tramonto delle fiere e sull’approdo di Max Mara, è però Coalizione Civica a rincarare la dose, attraverso il consigliere Dario De Lucia: «Il consiglio comunale non sapeva nulla. Questo annuncio contraddice quello che Vecchi e Pratissoli hanno sempre affermato quando si parlava di portare lavoro di qualità in città e evitare poli della logistica. Reggio sarà l’unico capoluogo di provincia in Emilia-Romagna senza un’area fieristica. Una scelta miope, pensando a cosa possono rappresentare le fiere per una città, e agli investimenti fatti nei decenni sui collegamenti, a partire dalla Mediopadana». Per Paola Soragni di Movimento per Reggio, «da sindaco chiederei un incontro coi vertici di Max Mara, per capire l’impatto sul tessuto sociale di questa operazione. Farei due chiacchiere sui contratti dei lavoratori, le mense e spazi nido. Chiederei inoltre di bloccare la produzione di pellicce». «È una benedizione, un salto di qualità nell’area Nord», dice invece Giuliana Reggio di Alleanza Civica, mentre Vladimir Sabillon di Pane, Pace, Lavoro parla di «opportunità per creare posti di lavoro, a vantaggio dei cittadini». l

© RIPRODUZIONE RISERVATA