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Oggi scioperano le ceramiche

Oggi scioperano le ceramiche

Casalgrande La mobilitazione è indetta dai sindacati per difendere il potere d’acquisto Alle 10 a Sassuolo parte il corteo che arriverà alla sede di Confindustria Ceramica

14 maggio 2024
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Casalgrande Il mondo delle ceramiche si ferma per un giorno. Oggi ci sarà lo sciopero di otto ore indetto la scorsa settimana dalle segreterie delle sigle del settore di Cgil, Cisl e Uil dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale.

Una mobilitazione che avrà ovviamente l’impatto maggiore tra Reggio e Modena, nel principale distretto italiano del settore, sviluppatosi nei decenni attorno al corso del fiume Secchia. A Sassuolo ci sarà un corteo che si concluderà davanti alla sede di Confindustria Ceramica. Il concentramento dei sindacati è fissato alle 10 in via Radici in Piano a Sassuolo, nel piazzale della Comet. Da lì partirà il corteo che raggiungerà per un presidio il complesso in cui si trovano gli uffici di Confindustria Ceramica, in via Montesanto 40. Allo sciopero di otto ore si è giunti dopo uno stallo nel confronto tra sindacati e l’associazione delle aziende, al termine di dieci mesi di discussioni che non hanno permesso di trovare una quadra.

Il tema principale è quello economico, ma non solo. «La difesa del potere d’acquisto, in un contesto inflazionistico, diviene una necessità impellente che deve trovare una risposta coerente anche nel rinnovo del contratto nazionale», hanno spiegato i rappresentanti di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil. Anche perché nel settore sono stati avviati «percorsi legati alla trasformazione tecnologica e alla transizione energetica, per questo è necessario un rinnovato impegno tra le parti per la difesa del settore, a partire dallo strumento del Ccnl, considerando anche percorsi di riqualificazione professionale delle maestranze che rimangono il vero valore aggiunto di un comparto conosciuto in tutto il mondo».

Confindustria Ceramica, dal proprio canto, chiede «responsabilità condivisa» per evitare una rottura mai avvenuta negli ultimi decenni. Le attuali sfide sono «obiettivamente complesse», in una fase di crisi globale delle vendite. D’altro canto, è necessario dare «una risposta, che è giusto notare si sta troppo protraendo nel tempo, al potere d’acquisto delle retribuzioni, particolarmente colpito dal picco inflattivo dello scorso anno». Il pacchetto di Confindustria Ceramica è costruito su una proposta economica divisa tra adeguamento fisso e un contributo straordinario, che «unitamente ad una cospicua una tantum per tenere conto dei ritardi del negoziato, preveda un incremento economico comunque significativo e in linea con le soluzioni individuate insieme alle organizzazioni sindacali per rinnovare i Ccnl del 2016 e del 2020. Tali rinnovi hanno sempre superato l’andamento dell’inflazione». l

Adriano Arati

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