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Denuncia dei redditi: le spese veterinarie si possono scaricare se documentate

Olga Pattacini*
Denuncia dei redditi: le spese veterinarie si possono scaricare se documentate

«Ma nessun governo ancora è riuscito ad abbassare l’Iva»

16 maggio 2024
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Reggio Emilia Il commercialista vi sta contattando perché iniziate a raccogliere i documenti per la dichiarazione dei redditi? Non vi dimenticate allora delle spese veterinarie sostenute per i pelosi, si possono scaricare purché documentate. Se le spese si limitano alle visite e ai vaccini di routine, significa che i nostri animali hanno goduto di buona salute, ma se non sono/siamo stati così fortunati, bando ai mugugni per l’importo della spesa: i veterinari lavorano con amore e passione, ma pagano anche loro le bollette, i farmaci che somministrano, i presidi medico-chirurgici e lo strumentario che, se di qualità, costano tantissimo, inoltre mangiano e fanno la spesa come tutti. Ricordiamoci che siamo molto fortunati ad avere un sistema sanitario nazionale che permette a ognuno di curarsi, indipendentemente dal reddito.

Tornando ai nostri pelosi, malgrado le tante proposte di legge, le dichiarazioni che gli animali arricchiscono la nostra vita e magari sono l’unica compagnia per un anziano, nessun governo è riuscito ad abbassare l’Iva sulle spese veterinarie, farmaci e mangimi o togliere il tetto di spese veterinarie, attualmente a 550,00 euro, rapidamente sfondato in caso di interventi chirurgici o prestazioni complesse.

Ma cosa dicono i commercialisti? Le spese veterinarie per la cura degli animali da compagnia possono essere detratte – dietro presentazione della fattura quietanzata – del 19% per l’importo tra 129,11 (la franchigia) e 550 euro, quindi al massimo 80 euro e comprendono le prestazioni veterinarie (visite, vaccinazioni, interventi etc.), l’acquisto dei medicinali prescritti, le analisi di laboratorio. per i medicinali occorre presentare lo scontrino “parlante” dove è indicato il codice fiscale e il farmaco, non è più necessario allegare la ricetta veterinaria. Le spese per i mangimi purtroppo non sono detraibili, neppure quelli per diete particolari.

*Medico veterinario esperto in comportamento animale

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