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Picchia genitori e fratello per la droga, 27enne allontanato

Picchia genitori e fratello per la droga, 27enne allontanato

Per lui scatta anche il braccialetto elettronico. Non potrà avvicinare i congiunti né comunicare con loro

17 maggio 2024
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Rubiera È finita con il braccialetto elettronico e una denuncia, oltre all’allontanamento dalla casa famigliare, la drammatica storia di violenze domestiche compiute da un giovane di 27 anni, il più delle volte sotto l’effetto di alcol e droga, nei confronti dei propri famigliari.

L’uomo è arrivato a schiaffeggiare la madre e a mettere le mani al collo al fratello cagionando loro lesioni, medicate al pronto soccorso, rispettivamente di tre e cinque giorni. È uno degli ultimi episodi da incubo vissuti in questa famiglia e risale al 15 aprile scorso.

Le violenze, scatenate dalla dipendenza, andavano avanti dal 2021. Il 27enne, che abitava con i genitori e il fratello, pretendeva da loro dei soldi per l’acquisto della droga e di fronte al loro diniego li aggrediva fisicamente, ingiuriandoli e minacciandoli con cadenza quasi quotidiana. Andava in escandescenza distruggendo mobili e suppellettili casalinghe.

Fino a quando le vittime hanno avuto il coraggio di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Rubiera. In particolare il 27enne ingiuriava costantemente la madre, pronunciando nei suoi confronti espressioni gravemente offensive e umilianti, in un'occasione, dava in escandescenza senza alcun motivo, e iniziava ad inveire contro il padre, urlando per tutta la notte frasi offensive nei suoi confronti, tanto da costringere il fratello a rinchiudersi in camera per timore di essere aggredito.

In preda ai fumi dell'alcol, distruggeva suppellettili mettendo a soqquadro tutta la casa, ingenerando nella madre un tale stato di ansia da costringerla a recarsi in pronto soccorso.

I carabinieri hanno trovato precisi riscontri circa il racconto dei genitori e del fratello. Di qui la denuncia dell’uomo in ordine ai reati di maltrattamenti e atti persecutori. La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri rubieresi, ha poi richiesto e ottenuto dal gip di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti del 27enne della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione dei genitori e ai luoghi dagli stessi frequentati mantenendo una distanza di 2000 metri e di non comunicare in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo con loro, disponendo anche l’applicazione del braccialetto elettronico.

Provvedimento che è stato eseguito dai militari dell’Arma della stazione di Rubiera.