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Nubifragio Danni per 20mila euro Scuola Arcobaleno: tetto da sistemare

Miriam Figliuolo
Nubifragio Danni per 20mila euro Scuola Arcobaleno: tetto da sistemare

Nido e infanzia riaprono lunedì, ma quest’ultima per ora soltanto fino alle 13

18 maggio 2024
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Novellara Ammonta a quasi 20mila euro la stima, ancora provvisoria, dei danni provocati a Novellara dal nubifragio, con intensa grandinata, che, giovedì pomeriggio, si è abbattuto su gran parte della Bassa. Danni e allagamenti si sono registrati in un’ampia porzione di territorio novellarese da San Giovanni della Fossa fino al centro cittadino e oltre nell’area più a nord. L’acqua in soli 15 minuti ha riempito scantinati e garage scorrendo come fiumi lungo le strade.

Alla scuola dell’infanzia “Arcobaleno” e al nido “Birillo” sono rimasti danneggiati interni e arredi, e ieri sono rimasti chiusi per consentire il ripristino dei luoghi. Riapriranno, hanno fatto sapere ieri dal Comune, regolarmente domani.

Se i danni sono, tutto sommato, contenuti al nido, alla materna, invece, la situazione è più complicata e costringe, per il momento, a una riapertura parziale.

I bambini, almeno per lunedì, dovranno essere ritirati dopo il pranzo. L’area al primo piano adibita al sonno pomeridiano, infatti, in particolare per quanto riguarda le sezioni 4 e 5 anni, presenta ancora una elevata umidità. Non è bastata la riaccensione del riscaldamento per riportare l’asciutto. Ma i danni non sono, purtroppo, limitati a questo.

All’Arcobaleno già da ieri tecnici e squadre di pronto intervento sono al lavoro per sostituire sul tetto i materiali isolanti – lana di vetro e pannelli della controsoffittatura – distrutti dalle infiltrazioni.

Qui il deflusso dell’acqua è stato impedito da grandine e foglie (cadute in quantità dagli alberi bersagliati dal nubifragio) che hanno intasato le grondaie. Una grande mole di acqua è entrata così nel sottotetto e negli ambienti.

“Tappi” di grandine e foglie erano ancora ben presenti ieri mattina e sono stati rimossi dagli operatori intervenuti che hanno smontare il tetto e il sottostante manto isolante per sostituirlo e ripristinare i locali allagati.

Operazioni – fanno sapere dal Comune – che consentiranno lunedì mattina la regolare riapertura dell’Arcobaleno fino alle 13, pranzo compreso, ma non oltre.

L’eventuale riattivazione del servizio pomeridiano da martedì sarà valutata nei prossimi giorni e comunicata per tempo alle famiglie. Nessun problema, invece, al nido Birillo.

Danni e scenari incredibili giovedì pomeriggio si sono verificati anche nella sede municipale, dove il fossato della Rocca è tornato a riempirsi; strati di ghiaccio a terra sono rimasti visibili ben oltre la fine del nubifragio, in diverse zone colpite dalla grandinata con chicchi grandi come noci.

L’eccezionalità dell’evento è evidente, basti pensare che a terra sono precipitati tra i 30 e i 40 millimetri di acqua in pochi minuti.

La grandine e il forte vento hanno messo a dura prova la rete dei canali di bonifica e dalle fognature urbane.

Allagamenti e infiltrazioni si sono registrate, oltre che nelle due scuole e nella Rocca – dove la sindaca Elena Carletti e gli altri dipendenti comunali sono rimasti per diversi minuti impossibilitati a uscire – anche nella sede della polizia locale, nella scuola di musica, nella scuola elementare, e nel teatro. Tutti locali che, per fortuna, sono rimasti agibili.

Al di là degli edifici comunali, comunque, sono stati tanti i danni e i disagi vissuti dai privati cittadini e dagli imprenditori: la zona industriale Motta è stata particolarmente colpita con la chiusura di due strade e capannoni allagati. In non pochi casi si è dovuto trascorrere la serata di giovedì e la notte lavorando per mettere in sicurezza le proprietà.

Il Comune si è attivato anche per cercare di risolvere questi problemi. In un caso è stato richiamato il proprietario per un’immediata verifica e riparazione di un edificio disabitato dal quale è precipitata acqua sotto i portici in centro. E ora, passata la tempesta, si torna a guardare il cielo: nuove piogge potrebbero, infatti, già essere all’orizzonte. l

M.F.

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