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Picchiata da due clienti sul posto di lavoro, denunciata una coppia

Picchiata da due clienti sul posto di lavoro, denunciata una coppia

La vittima ha riportato lesioni giudicate guaribili in 5 giorni, distrutto anche il computer aziendale

18 maggio 2024
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Correggio Spintonata, presa a calci e schiaffi, tirata per i capelli. Un incredibile aggressione ai danni di una 30enne, avvenuta sul posto di lavoro, per opera di due clienti insoddisfatti, che hanno anche distrutto il computer portatile aziendale. È avvenuta a Correggio il 29 dicembre scorso e ora i due responsabili, un uomo e una donna, entrambi di 37 anni, sono stati denunciati dai carabinieri. Devono rispondere di lesioni personali aggravate, violenza privata e danneggiamento in concorso.

La 30enne è finita al pronto soccorso da dove è uscita con 5 giorni di prognosi a causa delle lesioni riportate nell’aggressione.

La coppia si è presentata presso l’agenzia dove lavora la vittima, alla quale si erano rivolti tempo prima, lamentando la cattiva gestione di un lavoro affidatogli.

Il 29 dicembre scorso, mentre la 30enne, dipendente di un agenzia, era intenta a lavorare, è stata raggiunta dai due clienti, una donna e un uomo, che con atteggiamento minaccioso si sono avvicinati all’ingresso dell’agenzia, e, dopo una breve discussione, uno dei due aggressori, nello specifico la donna, ha spintonata più volte la porta e dopo averla aperta, ha aggredito la vittima tirandole i capelli e facendola cadere a terra, mentre l’uomo ha iniziato a tirarle calci alle gambe e alla schiena, continuando a colpirla con vari schiaffi in faccia.

L’uomo subito dopo ha scagliato a terra il computer portatile di proprietà dell’azienda, danneggiandolo. Poi i due si sono allontanati.

Al loro arrivo, subito dopo l’accaduto, hanno affidato per prima cosa la 30enne alle cure del personale del 118, poi, in seguito anche alla formalizzazione della denuncia da parte della vittima, hanno avviato le indagini.

La vittima ha fornito copia del documento della donna che l’aveva aggredita, e copia dei messaggi scambiati con la stessa. Poi è stata sottoposta a seduta di riconoscimento fotografico al fine di identificare con certezza i presunti aggressori. Altre testimonianze raccolte hanno permesso di chiudere il cerchio. Sono scattate così le denunce.