Svastiche nell’ex bar di via Gramsci che potrebbe divenire centro islamico
Danneggiate anche le fioriere. Indagini in corso
Castelnovo Sotto Da qualche giorno campeggiava sul muro, tra le serrande chiuse ormai da tempo del bar di via Gramsci, l’ex bar Gazzini, come è più noto da queste parti. E venerdì sono entrati in azione gli imbianchini. Una svastica era stata tracciata, con spray nero, da mani per il momento ignote.
È stata rimossa, ma restano i dubbi sul senso da attribuire a questo gesto, subito definito «un atto ignobile» dal primo cittadino Francesco Monica.
Da qualche tempo in paese si parla dell’apertura in questi locali di un centro islamico – uno è già attivo da tempo nella frazione di Cogruzzo – ma, a dire il vero, nulla in questo senso pare essere stato formalizzato.
«Si tratta solo di voci – spiega Monica –. Non c’è nulla di fatto. Da quello che sappiamo dal proprietario ci sono stati degli interessamenti in questo senso da parte di qualcuno, ma non hanno portato a nulla».
Abboccamenti di questo tipo sono stati confermati anche dal presidente del centro islamico castelnovese, Sania Hassane, che ha sede a Cogruzzo.
«Non si tratta di noi – spiega – ma di un giovane che abita in paese che aveva, a suo tempo, chiesto per aprire un altro centro. Da Cogruzzo noi non intendiamo trasferirci. La situazione qui è tranquilla, ci troviamo molto bene. Le svastiche? Considerando la situazione, non mi pronuncio».
Non si esclude, ovviamente, che quanto accaduto in via Gramsci sia il frutto di una cosiddetta ragazzata, che potrebbe comunque costare cara all’autore.
Oltre alla svastica, ci sono anche altri danni. Di fronte al bar, da tempo chiuso e i cui locali sono rimasti inutilizzati – il proprietario non vive neppure più in paese – è stata anche danneggiata una delle fioriere poste infila sulla strada, tra i due portici.
Il cemento bianco, spesso dieci centimetri, è apparso frantumato da ripetuti colpi con un oggetto pesante fino a scoprirne l’armatura interna.
Tracciata sul muro con uno spray nero tra le due vetrine di quello che un tempo era uno dei bar del centro cittadino lungo una delle vie d’accesso alla piazza più frequentate, su cui si affaccia anche la chiesa, la svastica e i danni sono stati subito notati e segnalati da cittadini e residenti. Qualcuno facendo collegamenti con le voci riguardo al centro islamico.
In via Gramsci prima degli imbianchini sono intervenuti, così, anche gli agenti della polizia locale dell’Unione Terra di mezzo. Sul posto lo stesso comandante Andrea Tassoni.
Se disegnare una svastica su un muro in luogo pubblico non costituisce, di per sé, un reato come quello di apologia del fascismo, tuttavia resta il danneggiamento a una proprietà privata, tanto più in prossimità di un centro storico, reato punibile con pene non meno severe.
Dunque gli agenti si sono attivati per raccogliere ogni elemento utile all’identificazione del vandalo. «Le indagini, saranno seguite dai carabinieri», specifica però il comandante Tassoni. Tra le prime attività svolte in questo senso c’è stata l’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza.
Dalle quali sono ricavabili, a detta dello stesso Tassoni, elementi su cui potere fare approfondimenti. l