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Tre caprioli investiti in tre giorni a Reggio Emilia: «Mattanza senza spiegazioni»

Ambra Prati
Tre caprioli investiti in tre giorni a Reggio Emilia: «Mattanza senza spiegazioni»

All’alba di venerdì un animale è stato trovato morto sul ciglio di via Inghilterra: l’auto non si è fermata

19 maggio 2024
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Reggio Emilia «Cinque caprioli investiti nell’ultima settimana, tre in piena città negli ultimi tre giorni. È una strage, al momento inspiegabile». A parlare è Ivano Chiapponi, fondatore e guida dell’esercito di volontari dell’ospedale degli animali selvatici Rifugio Matildico di San Polo. Il centro, che cura gli animali feriti per reimmetterli nel loro habitat, grazie a una convenzione con le province di Reggio e Parma ha anche il compito di recuperare gli animali morti, poi conferiti a una società specializzata nello smaltimento delle carcasse.

Nel fine settimana in un raggio intorno a Pieve Modolena si sono susseguiti i casi di automobilisti che, viaggiando soprattutto di notte, si sono trovati davanti all’improvviso un ungulato: tanto spavento e ingenti danni alle vetture, per fortuna nessuna persona è rimasta ferita.

Il primo episodio risale a venerdì poco prima delle 6, in via Inghilterra, dove automobilisti di passaggio hanno segnalato la presenza di un capriolo riverso a terra sul ciglio della strada. L’esemplare era morto. A quanto pare il conducente che ha travolto l’animale, spintosi sulla strada ad alta percorrenza, non si è fermato; si presume che l’impatto sia avvenuto ore prima della segnalazione.

Il secondo episodio venerdì alle 23.30 in via dei Templari, la lunga strada attorniata dai campi che da via Fratelli Bandiera a Pieve porta verso il Foscato: un maschio adulto è stato centrato da un’utilitaria.

Quattro ore dopo un incidente fotocopia si è ripetuto in viale Martiri di piazza Tien-An-Men, all’inizio della tangenziale cittadina: il conducente di un Suv non è riuscito a evitare l’impatto con l’ungulato che attraversava la strada. In settimana altri due esemplari sono rimasti vittima della strada a Reggiolo e a Novellara.

A impressionare gli stessi esperti è il fatto che i caprioli si spingano in piena città. «Nella zona di Pieve gli ungulati sono sempre arrivati: essendo dei ruminanti che si cibano di vegetali, è loro abitudine andare nelle zone umide e seguire il corso del torrente Modolena. Questo è il periodo in cui i maschi “segnano” il territorio in vista della riproduzione, si scontrano con gli altri maschi e spesso si inseguono – spiega Chiapponi – Ma tutto ciò non giustifica la mattanza. Tanto più che, rispetto all’anno scorso, la popolazione dei caprioli è diminuita di almeno il 20% ed erano mesi che non registravamo incidenti». All’ipotesi che c’entri lo zampino del clima impazzito, l’esperto replica: «Non credo. Più probabile che questi animali vengano in città perché si sentono più tranquilli e più protetti dai predatori, anche se poi allontanandosi dal fiume perdono l’orientamento».

Raccomandazioni agli automobilisti? «Anzitutto è sempre bene andare a una velocità ridotta. Dopo lo scontro se l’animale è vivo, o se si trova un piccolo di capriolo, non toccateli bensì chiamate subito le forze dell’ordine che attivano noi oppure chiamateci direttamente al numero di reperibilità 339.4053723». l