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Leonardo è tornato a casa: 4 anni fa il padre lo aveva portato in Turchia. La lunga battaglia di mamma Ilaria

Elisa Pederzoli

	Col nonno e la mamma il ritorno a casa in aereo di Leo
Col nonno e la mamma il ritorno a casa in aereo di Leo

I giudici turchi hanno dato ragione alla donna. In Italia sul genitore un procedimento penale per sottrazione di minore. L’avvocata Fava: «Una donna resistente»

20 maggio 2024
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Novellara Una fotografia in bianco e nero con un grande cuore tricolore immortala mamma Ilaria Sassone, con suo padre e il piccolo Leonardo seduti nella cabina di un aereo. La mamma di Novellara che per 4 anni ha combattuto una battaglia giudiziaria durissima, senza mai perdere la speranza, ha scelto questo scatto, pubblicato sabato sera sui suoi social, per dire a tutti che ce l’ha fatta: suo figlio finalmente è tornato in Italia.



L’ultimo verdetto

L’atteso verdetto di terzo grado, in Turchia, è stato pronunciato all’incirca una settimana fa e ha detto ciò che tutti volevano sentire: Leonardo, 8 anni, portato via dall’Italia dal padre quando non ne aveva ancora 4, deve tornare a casa dalla mamma. Una sentenza che non è stata diversa dalle precedenti: tutti i gradi di giudizio, infatti, hanno confermato ciò che doveva essere ovvio, ovvero che Leonardo cittadino italiano, portato illegalmente in Turchia dopo che il giudice in Italia aveva stabilito che il suo affidamento spettasse alla mamma doveva tornare a casa. Ma il patimento maggiore è stato dover attendere: ciascuna sentenza non è mai stata immediatamente esecutiva dal momento che il padre – un cittadino tedesco di origini turche – ha sempre fatto ricorso. Nel frattempo, sono passati 4 anni. Iniziati nel periodo peggiore: alla vigilia della pandemia da Covid, nel febbraio del 2020. Mentre il mondo si fermava, i voli restavano a terra, gli uffici chiudevano, Ilaria doveva muoversi e non sapeva come fare.


La fine di un incubo

Un incubo che è finito soltanto due giorni fa. «Sabato è finalmente rientrato in Italia Leonardo con la mamma e il nonno, ad attenderli oltre ai famigliari c’erano l’avvocata Giovanna Fava e la sindaca Elena Carletti. Grazie a tutte le persone che hanno reso possibile questo rientro, ora servirà tempo affinché Leonardo possa recuperare serenità e sicurezza». Con questa nota l’avvocata Giovanna Fava ha confermato la notizia. La legale è stata al fianco di Ilaria praticamente dal principio, in tutte le faticose fasi di questa battaglia legale che ha conosciuto momenti di vero sconforto. Una corsa in salita, piena di ostacoli, a partire da quelli linguistici. Ma Ilaria Sassone, così come la sua legale e le avvocate turche che hanno seguito le udienze, non si è mai arresa. Nemmeno quando il tribunale ha negato la possibilità di portare Leo a casa, anche solo per una vacanza. Ha affrontato i numerosi viaggi, e le spese conseguenti, per stare là con lui quando le era concesso, ma sempre senza poter uscire dal territorio turco. E ha fatto scudo al piccolo anche nei momenti di maggiore tensione, quando i rapporti tra lei e il padre del piccolo, già tesi, hanno rischiato di degenerare.

La sentenza di terzo grado era attesa con molta speranza, per quello che sarebbe stato il verdetto, ma anche con molta preoccupazione per quella che sarebbe stata la reazione dell’uomo che già una volta non si era fatto scrupolo di portare via illegalmente il bambino dall’Italia, tanto che a Firenze c’è un procedimento aperto a suo carico per sottrazione di minore.

È infatti nel capoluogo toscano che Ilaria e il padre di suoi figlio si erano conosciuti, quando lei era una studentessa di Architettura e lui il titolare di un piccolo negozio. Un amore dal quale è nato il piccolo Leo, nel 2016, ma quell’unione ben presto si era spezzata, sotto il peso di differenze inconciliabili, ma soprattutto di tensioni che già facevano presagire, purtroppo, l’epilogo che si è consumato. Ovvero, la volontà del genitore di prendere il bambino e portarlo via.

Non a caso è stato necessario avere una scorta per gestire il delicato trasferimento del piccolo dalla casa del padre alla madre, fino all’aeroporto, affinché non ci fossero cattive sorprese.

Il ritorno a casa

Sorride Ilaria dall’aereo, sorride il nonno e sorride il piccolo Leo. A Novellara ad attenderlo c’erano gli altri parenti, gli amici, l’intera comunità che in questi anni ha sostenuto Ilaria anche con raccolte fondi non vede l’ora di abbracciarlo. La stessa amministrazione comunale, con la sindaca Elena Carletti, ha voluto esserci per accogliere il piccolo. A essere in festa non è solo casa Sassone, ma tutta Novellara. «Ilaria è una donna e mamma davvero resistente, in questi anni ha saputo gestire una situazione difficilissima, speriamo che il reinserimento di Leonardo avvenga nel migliore dei modi – dice l’avvocata Fava – Desidera ringraziare la polizia turca, il console di Izmir, la console generale Elena Clementi, il procuratore Pioietti, le avvocate Di Gioia e Turan per avere reso possibile il rientro in sicurezza».l

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