Gazzetta di Reggio

Reggio

Ambiente

Sos api. Wwf: «Il 40% degli insetti impollinatori sono a rischio estinzione»

Tommaso Tetro
Sos api. Wwf: «Il 40% degli insetti impollinatori sono a rischio estinzione»

Le domestiche e le selvatiche sono responsabili del 70% dell’impollinazione

21 maggio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Roma Le api sono custodi della biodiversità del Pianeta e responsabili di almeno il 90% della natura. La Giornata mondiale delle api celebrata con il claim “Bee engaged with Youth” mira a sensibilizzare i giovani sul ruolo fondamentale degli impollinatori nell’equilibrio ecologico. Operose e instancabili, sono ritenute le sentinelle dell’ambiente e grazie al loro continuo lavoro rinnovano uno dei servizi ecosistemici più importanti per il proseguimento della vita.

Le api sono i più importanti impollinatori al mondo; ce ne sono anche altri, ma le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali della terra. Dalle api dipende il 35% della produzione agricola mondiale per un valore economico stimato di 22 miliardi soltanto per l’Europa. Quasi il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore dipende dall'impollinazione animale, mentre delle 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell'industria l'80% richiede l'impollinazione da parte di animali, non solo api domestiche e selvatiche, ma anche vespe, farfalle e falene, sirfidi, coleotteri, uccelli, pipistrelli ed altri vertebrati. Ma secondo i dati del Wwf il 40% degli insetti impollinatori nel mondo è a rischio di estinzione.

Nel corso degli ultimi anni in Italia l'Efsa «ha registrato perdite di api tra cento e mille volte maggiori di quanto normalmente osservato». Mentre dalla ricerca sulla perdita della biodiversità di impollinatori, condotta dall'Ipbes già nel 2016, risulta che «il 40% delle specie di api selvatiche e farfalle risulta essere a rischio». L'associazione chiede al governo «la rapida adozione del Piano di azione nazionale per la tutela degli insetti impollinatori». Piano che - prosegue il Wwf - è «previsto dalla Strategia nazionale per la biodiversità, in attuazione della nuova iniziativa dell'Unione europea adottata a gennaio 2023». Il Wwf Italia con le sue oasi partecipa attivamente al monitoraggio degli insetti impollinatori.