La youtuber Chiara ci fa rilassare con i rumori: per i suoi video 1 milione di follower
È la tecnica dell’Asmr: si mette davanti al microfono e gioca con i suoni
Reggio Emilia Di lei, sul suo profilo Instagram – 175mila follower – scrive: «Sono quella che sussurra». E il suo successo lo certifica il seguito del suo canale Youtube: oltre un milione e 100mila iscritti. Chiara Asmr – è questo il suo user, il cognome preferisce tenerlo per sé – è una reggiana di 30 anni, laureata in Farmacia, che nel 2015 ha deciso di aprire un canale Youtube. Inizialmente per realizzare video tutorial di acconciature, poi per pubblicare contenuti su l’Asmr. È stato un clamoroso successo. Asmr è l’acronimo di “Autonomous sensory meridian response”, una tecnica di rilassamento basata sull’uso dei suoni, a partire dalla voce. Chiara si mette davanti a un microfono, parla a voce soffusa e con le mani provoca diversi rumori, utilizzando differenti oggetti di vita comune. Funziona? Pare proprio di sì a giudicare dal grande seguito che ha. Dopo quasi dieci anni sulle piattaforme, oggi è una content creator affermata nel mondo degli youtuber italiani e non solo. E ormai non parla più solo di Asmr. L’abbiamo incontrata per farci raccontare di lei.
Chiara, intanto, in cosa consiste il suo lavoro con l’Asmr?
«Nel creare contenuti per diversi social come Youtube, Instagram e Tiktok. Principalmente video per fare addormentare le persone, con un tono di voce basso e suoni soffusi, per fare in modo che le persone alla fine di una lunga giornata possano mettersi le cuffie e finalmente rilassarsi. All’inizio era una tecnica che non conosceva nessuno: non mostravo neanche il viso, facevo sulle 300 visualizzazioni. Piano piano ha iniziato a espandersi e ora l’Asmr lo conoscono tutti».
Come è nato tutto?
«Ero al terzo anno di università. In biblioteca sentivo parlare la gente a bassa voce, lo sfogliare delle pagine... suoni molto belli. Mi accorgevo che provavo una sensazione come di “brividini”... Una sensazione bellissima. Mi sono detta: fammi vedere se on line c’è qualcosa. Ho cercato la parola “sussurri” su Youtube. E li ho trovati. Erano video di meditazione, di italiani ce n’erano pochissimi. Il mio canale è stato uno dei primi. Sono l’unica che continua da nove anni. Non ho mai smesso».
Come realizza i suoi video?
«La cosa importante è avere una qualità audio molto buona. Sono caratterizzati da suoni che possono essere di qualsiasi cosa, anche cose naturali come il legno, i fogli, i passi sulle foglie e sulla neve... Di solito cerco oggetti che possono fare suoni particolari: collanine, lo sfogliare dei libri... Faccio sentire suoni a cui nella vita reale non presti attenzione, invece con l’uso di microfoni molto potenti ti rendi conto che certi oggetti hanno un suono bello. È come riscoprire un altro lato degli oggetti. I video che funzionano di più sono quelli per far dormire in 10 minuti. Metto proprio questo titolo, in realtà durano anche un’ora».
Qual è stato il suo percorso di studi?
«Ho frequentato il Liceo scientifico Spallanzani e poi Chimica Farmaceutica a Unimore».
Nel 2019 ha pubblicato il suo primo libro sul mondo dell’Asmr “Il potere di un sussurro”, com’è stata questa esperienza?
«Quando mi sono laureata, nell’aprile 2019, avevo già un certo seguito on line. Quando ho scritto la tesi sapevo già che avrei scritto il libro. È stata Mondadori a contattarmi. Il libro spiega tutto sull’Asmr, anche a cosa serve e le basi scientifiche. A molta gente che soffre di insonnia ha svoltato la vita questa pratica. E poi c’è spiegata tutta la mia parte creativa. Se avessi trovato subito un lavoro più legato alla mia laurea, forse non avrei più potuto fare un lavoro così creativo. In quel momento mi sono detta: vediamo se funziona. Ci ho provato e ha funzionato».
Le è capitato di collaborare con realtà del territorio?
«Sì. Tempo fa ho fatto uno spot in Asmr sull’anguria reggiana Igp con l’azienda agricola Zone Vocate e Sal Frutta».
Ormai il suo è un volto noto, grazie al grande seguito che ha. Le fa strano essere riconosciuta nella sua città?
«Anni fa si, ma ad oggi mi fa molto piacere!».
Oltre al mondo dell’Asmr sui suoi social parla spesso anche di alimentazione vegetale, è stato difficile per lei iniziare questo percorso? Soprattutto venendo da una tradizione del nostro territorio molto legata al consumo di carne?
«All’inizio non è stato facile, anche perché l’uso di carne e formaggi fa parte dell’identità del territorio, ma allo stesso tempo sono felice di vedere una città proiettata al futuro, con molti ristoranti che si stanno aprendo al mondo vegetale».
Le ricette della tradizione reggiana rivisitate in una chiave vegetale vengono comprese?
«In Italia facciamo fatica a rivisitare cibi tradizionali, ad esempio lo scorso Natale ho preparato i cappelletti con un sostituto della carne come ripieno e vi assicuro che erano veramente buoni».
Come gestisce il rapporto con il cyberg bullismo? Le è capitato di doverlo affrontare?
«Non penso di ricevere molte critiche, soprattutto rispetto ad altri miei colleghi, ma dopo un po’ ci si fa l’abitudine, l’importante è farsi scivolare addosso la cattiveria».
Che consiglio si sente di dare a ragazzi e ragazze che si approcciano al mondo del web?
«Di non farlo per renderlo per forza un lavoro, serve passione: se pensano di avere qualcosa da dire e comunicare bisogna farlo assolutamente». l
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