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Ac/Dc, intanto lo staff della band gira in centro: qualcuno li scambia per i veri artisti

Nicolò Valli
Ac/Dc,  intanto lo staff della band gira in centro: qualcuno li scambia per i veri artisti

Il selfie coi titolari de “L’Angolo del Gelato” in piazza San Prospero

24 maggio 2024
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Reggio Emilia Li hanno scambiati per i veri AC/DC, e d’altronde qualche elemento di somiglianza c’è. Un po’ di delusione, quando hanno scoperto che non si trattava degli artisti della band australiana, l’hanno provata, ma l’orgoglio di servire lo staff ha comunque avuto la meglio. È stato un giovedì pomeriggio insolito per i titolari de “L’Angolo del Gelato”, gelateria in Piazza San Prospero, nel cuore della città, aperta dal 2020: anche se non hanno fatto assaggiare il loro gelato a Brian Johnson, Angus Young, Chris Chaney e Matt Laug, l’emozione è stata comunque tanta. Lo racconta la titolare, Maria Antonietta Iembo: «Stavo sistemando delle faccende all’interno del locale ed era una giornata lavorativa come le altre – racconta – ho visto dal lato di Sotto Broletto questo gruppo di persone, tutte di sesso maschile, avvicinarsi verso di noi e poi entrare nel nostro locale. Non erano volti sconosciuti, e quando hanno cominciato a parlare in inglese ho collegato l’ormai imminente concerto. Alla parola AC/DC, considerato che io avevo in salone il cartellone che promuove l’evento di domani, si sono illuminati, e così io e mio marito abbiamo realizzato».

Insieme al marito Antonio Franzoni, Iembo ha servito il fratello del cantante, Maurice Johnson, capo del catering (in camicia blu scuro), il nipote Alan, assistente (l’ultimo a destra con la maglia nera), il tecnico suono Paul Pab Boothroyd (il primo a sinistra), il tecnico luci Charles Cosmo Wilson (con il cappello) e Dick Jones, tecnico della batteria (secondo da sinistra). Tutti e cinque si sono comunque tolti lo sfizio di provare il gelato artigianale, approfittandone anche per fare un giro tra le bellezze reggiane: «Probabilmente alloggiano in centro storico. Hanno preso delle cialde con caffè – prosegue Maria Antonietta – poi si sono messi ai tavolini fuori tra di loro. Sono rimasti cinque-dieci minuti, poi appena è arrivata un po’ di gente sono andati via. Al momento del pagamento, ancora del tutto emozionati, abbiamo detto no, dicendo loro che davanti a protagonisti di questo calibro offrire era il minimo. In cambio, ci hanno fatto dono dei loro “pennini”, i plettri delle chitarre che portano in giro in tutto il mondo. Anche mio figlio era super contento». Immancabile il selfie ricordo all’interno della gelateria. Per i titolari di “L’Angolo del Gelato”, rimane l’esperienza ma anche la consapevolezza di aver dato la carica necessaria affinché domani sera, alla Rcf Arena, sia un vero tripudio.  © RIPRODUZIONE RISERVATA