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Niente pensione per il cane antidroga Viktor: «Sarà in servizio fino a dicembre»

Nicolò Valli
Niente pensione per il cane antidroga Viktor: «Sarà in servizio fino a dicembre»

E’ intervenuto in 40 operazioni di polizia. L’ultima allo Skate Park di Piazzale Europa a Reggio Emilia

30 maggio 2024
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Reggio Emilia La pensione? Può attendere. Viktor, il celebre cane antidroga della polizia locale reggiana, avrebbe dovuto interrompere tra pochi giorni il servizio, ormai decennale. Il suo addestratore, il commissario Corrado Bernardi, 59enne originario di Casina, il 1° giugno avrebbe infatti dovuto dire addio a un’attività, quella della polizia, a cui ha dedicato tutta una vita, per godersi il meritato riposo dopo 42 anni di carriera. E con lui anche Viktor avrebbe abbandonato il servizio in prima linea. Invece, a sorpresa, il binomio continuerà, permettendo a Viktor di continuare a giocare un ruolo fondamentale nelle operazioni antidroga.

L’ultima, in ordine cronologico, è avvenuta martedì pomeriggio, allo Skate Park di Piazzale Europa, quando in un intervento congiunto con la polizia di Stato, sono stati trovati 60 grammi di hashish. Viktor, pastore tedesco, ha riconosciuto l’odore, permettendo così ai poliziotti in servizio di ritrovare, tra le pietre presenti in zona, l’involucro contenente la sostanza stupefacente, poi sequestrata.

Dall’inizio del 2024, afferma lo stesso Bernardi, Viktor è già intervenuto 40 volte in operazioni di polizia, contribuendo in modo ottimale al contrasto dello spaccio non solo in città ma anche in altre zone della provincia, a partire ovviamente dalla montagna.

«Avrei dovuto salutare il 1° giugno ma il comandante Reggiani dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano e il dottor Poma mi hanno chiesto di proseguire il servizio, in modo tale da formare in questi mesi i miei successori dell’unità cinofila – afferma Bernardi –. Arriverà un nuovo ufficiale, Matteo Moratti, oltre a un nuovo addestratore per Devil, Matteo Boni. Devil ha un anno e mezzo ed è il figlio di Viktor, pastore tedesco proprio come lui. Il futuro parte da qui: io sto contribuendo a formarlo, così come avviene per altri cani della provincia e per quelli che vengono alla Sipl (la scuola interregionale di polizia locale, ndr) dove faccio lezioni. Abbiamo quindi ancora mesi intensi di lavoro, prima del meritato riposo».

Bernardi, a cui il lavoro di Viktor è strettamente legato, anche come tempistiche di servizio, racconta come avvengono le operazioni antidroga: «Quasi sempre lavoriamo a contatto con la Questura e cerchiamo di non superare le tre uscite a settimana – dice – Questo per non sovraccaricare il cane che ha superato i 9 anni di età. Lui è stato addestrato a riconoscere le sostanze: quando perlustriamo un’area, è il caso per esempio di Piazzale Europa, se sente l’odore si immobilizza, come se fosse “frizzato”. Quello è il segnale che ci spinge a fare i dovuti controlli. Alla fine lo premiamo con dei wurstel o mortadella. Non abbaia quasi mai, non fa rumore e non salta addosso a nessuno, ma se ti marca raramente si sbaglia».

Un fiuto inconfondibile, dunque, che non serve solamente per le operazioni antidroga ma anche per altre funzioni cruciali: «Viktor è intervenuto in due terremoti, quello dell’Emilia e quello di Amatrice – prosegue il commissario – è dunque specializzato anche in altre mansioni, basti pensare che spesso lo portiamo nelle scuole a fare lezioni ai ragazzi. Le differenze col figlio? Devil è un giocherellone, mentre il mio è adulto e sta molto più per le sue».

Ora che mancano pochi mesi alla fine del servizio, per Bernardi è tempo di bilanci: «È ovvio che tutto questo mi mancherà, ed è il motivo per cui ho accolto con grande disponibilità la prosecuzione del rapporto di lavoro per altri sei mesi. L’anno prossimo io e Viktor continueremo solamente a presenziare a scuola, ma spero in questi mesi di trasmettere a più persone possibili una passione. Questo è un lavoro difficile: non è scontato, infatti, andare a casa di sconosciuti per una perlustrazione o fermare persone per strada per un controllo. Spesso queste persone perdono il controllo, e il cane lo intuisce agitandosi a sua volta. In ogni caso – conclude il commissario – se non lasci qualcosa di profondo, in eredità, a qualcuno, è come se avessi lavorato per nulla». l