Gazzetta di Reggio

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L’aggressione

Rapina violenta per una collanina: due 17enni arrestati in stazione

Ambra Prati
Rapina violenta per una collanina: due 17enni arrestati in stazione

Sono minorenni non accompagnati che erano scappati dalla comunità di Reggio Emilia per colpire a Parma

31 maggio 2024
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Reggio Emilia Hanno rapinato a Parma una donna, che ha picchiato la testa finendo all’ospedale, usando una particolare violenza per un bottino misero: una collanina d’oro. I responsabili sono due 17enni marocchini, profughi minori non accompagnati sbarcati a Lampedusa nel 2022 e alloggiati per due anni in una comunità di Reggio Emilia, da dove erano scappati pochi giorni prima.

I poliziotti della Squadra Mobile di Parma e di Reggio li hanno rintracciati il giorno dopo il colpo, in zona stazione a Reggio, nei dintorni di piazzale Marconi. Ora ai due, accusati di rapina aggravata, è stata applicata la misura cautelare: uno (in virtù del precedente per rissa e porto d’arma alle spalle) è detenuto nel carcere minorile del Pratello a Bologna, l’altro che pare incensurato è stato collocato in una comunità in attesa dell’udienza di convalida. L’aggressione si è verificata venerdì scorso, 24 maggio, in centro storico a Parma.

Verso le 16 una donna di 59 anni, appena uscita dal lavoro, stava camminando in Borgo Cantelli – una parallela in centro, vicino al ponte Caprazzucca a 200 metri dalla procura – per raggiungere l’auto parcheggiata nelle vicinanze. All’improvviso la signora si è imbattuta per strada nei giovanissimi, che evidentemente avevano notato la collana d’oro che indossava al collo. Il primo ha subito tentato di spintonarla e di strapparle la collana, ma il tentativo non è riuscito. A quel punto è intervenuto l’altro, che con una spinta più vigorosa ha fatto perdere l’equilibrio alla malcapitata, provocando una rovinosa caduta a terra nella quale la 59enne ha battuto la testa contro il marciapiede. I banditi hanno raccattato il ciondolo d’oro saltato via e hanno fatto per andarsene; poi, non soddisfatti, ci hanno ripensato, sono tornati indietro e mentre la donna si stava rialzando le hanno strappato la collana mentre lei urlava e chiedeva aiuto. Quando alcuni passanti, udite le grida, sono accorsi sul posto i baby rapinatori erano già scappati in direzione del lungo Parma.

La 59enne è stata soccorsa da un’ambulanza e portata al Pronto Soccorso, dove è stata medicata per un trauma cranico guaribile in cinque giorni. L’indagine è partita dalle telecamere: quella è una zona del centro copertissima dalla videosorveglianza e per fortuna un occhio elettrico, situato proprio sopra il capo della donna, ha filmato l’intera azione. I rapinatori però non sono risultati noti ai poliziotti della Mobile, che hanno quindi diffuso i fermo immagine alle province vicine ipotizzando da alcuni particolari che i baby malviventi non conoscessero il territorio e che venissero da fuori. La pista si è rivelata giusta. I colleghi della Mobile di Reggio Emilia hanno scandagliato le banche dati dei minori non accompagnati e, grazie ai precedenti di uno dei due 17enni, hanno ricostruito il passato del minorenne: insofferente alla comunità era scappato più volte, l’ultima pochi giorni prima della rapina. Gli uomini del dottor Guglielmo Battisti sono così risaliti al coetaneo connazionale con il quale il pregiudicato aveva fatto amicizia e i luoghi di ritrovo. l © RIPRODUZIONE RISERVATA