Studente aggredito all’ex caserma Zucchi: ora il liceo Moro è pronto a mobilitarsi
Il 18enne e la fidanzata erano stati avvicinati da un minorenne con pesanti apprezzamenti a lei: lui ha rimediato 4 punti di sutura
Reggio Emilia C’è sgomento tra gli studenti del liceo Moro all’indomani dell’aggressione avvenuta all'ex caserma Zucchi, poco dopo l’ultima campanella, ai danni di un loro compagno di scuola, un 18enne di quarta che ha rimediato otto giorni di prognosi e quattro punti di sutura al braccio.
Descritto da chi lo conosce bene come un ragazzo tranquillo e timido – di cui non riportiamo il nome perché preferisce rimanere anonimo, presumibilmente per scongiurare nuovi guai –, il giovane era con la sua fidanzata quando è stato avvicinato da un minorenne che ha rivolto apprezzamenti alla ragazza.
Ma la violenza non sarebbe scaturita, a differenza di come si potrebbe ipotizzare, a seguito di una lite scoppiata per lei. Di fronte alle frasi dirette alla sua ragazza, infatti, lui non avrebbe “attaccato briga” né reagito malamente ma, purtroppo, questo non è bastato ad evitargli di essere aggredito. «Ha preso pugni e calci, gli è stata strappata la maglietta ed è stato ferito sul braccio con un coltellino», raccontano persone a lui vicine. A spalleggiare il minorenne è stato il suo gruppetto di amici. Secondo quanto ricostruito, in quella circostanza uno di loro ha estratto uno spray urticante che ha spruzzato negli occhi del 18enne a distanza ravvicinata.
Sono stati i presenti, increduli e spaventati, a richiedere l’intervento dei carabinieri, che si sono precipitati sul posto (non trovando il gruppetto, che si era già dileguato) e – fanno sapere – stanno indagando sull’accaduto.
Il giovane ha sporto denuncia e ora resta da capire se potrà finire la scuola insieme ai compagni di classe o se, a causa di questo episodio, il suo anno scolastico si è concluso in anticipo.
Proprio per i suoi contorni, l’aggressione del 18enne, avvenuta alla presenza di centinaia di studenti che in quel momento si trovavano all’ex caserma Zucchi, ha infiammato ancora di più l’animo dei ragazzi, che rifiutano di sentirsi in pericolo nel luogo che li accoglie quotidianamente (e, in alcuni casi, lo farà ancora per alcuni anni) per prendere l’autobus o la corriera e tornare a casa.
Da qui l’idea di mobilitarsi. Per esprimere solidarietà al loro compagno di scuola e dire “basta”, una volta per tutte, a questi insensati episodi violenti, gli studenti del liceo reggiano stanno pensando di organizzare una manifestazione per la prossima settimana, l’ultima del calendario scolastico, proprio all’ex Caserma Zucchi.
Questa, almeno, è l’idea che è circolata ieri tra alcuni studenti dell’istituto e che presto capiremo se sarà effettivamente concretizzata.