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Il caso

La lezione revisionista della prof del Moro: «La Resistenza è un’invenzione»

Alice Benatti

	A destra il volantino della prof che mette in dubbio la foto della Resistenza
A destra il volantino della prof che mette in dubbio la foto della Resistenza

Scoppia il caso al liceo per i volantini della docente prossima alla pensione, anche contro Agenda 2030 e parità di genere

06 giugno 2024
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Reggio Emilia Sono increduli gli studenti di una quinta del liceo Moro dopo aver assistito all’ultima “lezione” della loro docente di italiano. La Resistenza sarebbe un’invenzione, secondo la loro professoressa, mentre l’Agenda 2030 avrebbe degli obiettivi ingannevoli. Il raggiungimento della parità di genere? «In realtà vogliono ottenere la distruzione della famiglia». La riduzione delle diseguaglianze? «È il modo per ottenere l’omologazione totale», come si legge nero su bianco sui due fogli che ha consegnato alla classe.

Ma andiamo con ordine. Mercoledì mattina la docente, che da quanto si apprende è prossima alla pensione, dopo avere distribuito il suo materiale “didattico” lo ha presentato agli studenti. Quei fogli, però, una volta terminata la sua ora, sono finiti nelle mani del docente di storia della classe, che ha chiesto spiegazioni ai ragazzi prendendo le distanze dai contenuti revisionisti diffusi dalla collega di lettere.

In uno, accanto alla fotografia di alcune partigiane, è accostato un testo inequivocabile che offende la memoria di una città Medaglia d'Oro al Valor militare della Resistenza, per il rilevante ruolo avuto durante la guerra di liberazione italiana. «Partigiane ne abbiamo? No pare proprio di no ed allora che si fa? Si prendono tre tizie e le si arma per far la foto – si legge, non senza errori grammaticali che qui non riportiamo –, La prima a destra ha un fucile forse un po’ troppo lubrificato e perciò ha un fazzoletto o un giornale per non sporcarsi. Quella al centro, non sapendo come impugnarlo, decide di trascinare il fucile tenendolo come un ombrello (...). Bella foto che conferma una Resistenza nata dopo l’8 settembre del ’43, pagata dagli Alleati, inventata come questa foto».

Insomma, per la docente del liceo Moro non solo la fotografia sarebbe costruita a regola d’arte per rappresentare qualcosa che non è mai esistito (il protagonismo delle donne nella lotta partigiana) ma la stessa Resistenza sarebbe un’invenzione storica.

Guardando al secondo foglio revisionista, gli obiettivi dell’Agenda 2030, faro dello sviluppo sostenibile, vengono accostati a quelli che secondo la prof sono quelli che si vogliono ottenere realmente perseguendoli. Tra questi, ad esempio, si legge che con l’obiettivo di eliminare completamente la povertà estrema «vogliono ottenere la dipendenza dall’assistenza sociale». E, ancora, che il raggiungimento di un’istruzione di qualità per tutti «è finalizzata all’indottrinamento di massa».  © RIPRODUZIONE RISERVATA