Gazzetta di Reggio

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L’indagine

Rubava i catalizzatori dalle auto in sosta di pazienti e parenti di degenti dell’ospedale

Ambra Prati
Rubava i catalizzatori dalle auto in sosta di pazienti e parenti di degenti dell’ospedale

Denunciato un 20enne. Nel 2022 c’erano state 25 denunce per lo stesso tipo di furti al Santa Maria Nuova

06 giugno 2024
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Reggio Emilia C’era stata una impennata di furti di catalizzatori dalle auto in sosta. Un reato particolarmente odioso perché le auto depredate della parte finale della marmitta erano parcheggiate davanti al Santa Maria Nuova o negli stalli del Core: a essere presi di mira erano i malati o i familiari che combattevano contro un tumore. Ora, dopo un’indagine certosina durata oltre due anni, la Squadra Mobile della polizia ha scoperto il ladro seriale di marmitte. Si tratta di un 20enne, domiciliato in provincia di Parma ma di fatto senza fissa dimora, con parecchi precedenti per reati contro il patrimonio, tanto da trovarsi già agli arresti domiciliari per altri fatti. Alla fedina penale del 20enne – che avrebbe messo a segno oltre 25 colpi tra Reggio e Parma, in concorso con altri due complici coetanei che si alternavano al suo fianco – ora si è aggiunta una denuncia per furto aggravato in concorso.

Alla fine dell’anno 2022 la Squadra Mobile della questura reggiana ha registrato un anomalo aumento di furti di catalizzatori su vetture Euro 4, 5 o 6. I modelli delle auto erano diversi e i proprietari non si conoscevano tra di loro, ma c’era un comun denominatore: il luogo. Difatti tutti i furti si sono verificati su macchine posteggiate intorno al Santa Maria Nuova e la maggior parte negli stalli del Core, ai danni di persone che si erano rivolti al centro oncoemalotogico a fronte di malattie molto gravi.

Nel 2022 sono state conteggiate ben 25 denunce fotocopia di furti di catalizzatori; e nel solo mese di ottobre, in un ristretto arco temporale, sono stati tre i furti. Numeri troppo elevati, per poter essere ricondotti a una casualità: evidentemente c’era un ladro seriale con il “pallino” delle marmitte (o con un fidato ricettatore dell’articolo).

L’indagine degli uomini del dirigente Guglielmo Battisti sono iniziate dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza, che hanno incastrato il 20enne: lui era sempre presente, mentre altri complici considerati gregari apparivano in modo sporadico.

Un furto consumato il 9 febbraio 2023, ripreso dagli occhi elettronici cittadini, ha poi consentito di documentare la velocità e la professionalità criminale che hanno caratterizzato i colpi: difatti l’asportazione delle marmitte è avvenuta in pieno giorno ed è stata eseguita in pochissimi minuti.

Nel corso degli approfondimenti è stato attribuito al gruppo, guidato dal 20enne, ulteriori furti tra la nostra provincia e quella parmense: il 9 maggio 2023 in piazzale Europa; il 13 maggio 2023 a Felino di Parma; il 23 maggio 2023 a Reggio Emilia nei parcheggi del Core; il 27 maggio 2023 a Parma in via Barilla; il 12 maggio 2023 a Reggio Emilia in via dei Gonzaga a Sesso. In quest’ultima circostanza sono state rubate anche delle stecche di sigarette. Gli inquirenti ritengono che i furti compiuti dalla banda del 20enne siano molti di più; c’è il sospetto che diversi proprietari di auto non abbiano sporta denuncia. Perciò la questura rivolge un appello ai cittadini: «È importante denunciare, sia nel caso in cui si subisca direttamente un furto sia qualora capiti di notare movimenti sospetti».  l

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