Gazzetta di Reggio

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Montecchio, il pronto soccorso resta chiuso di notte nonostante le 40mila firme raccolte

Mauro Grasselli
Montecchio, il pronto soccorso resta chiuso di notte nonostante le 40mila firme raccolte

I tre candidati alla carica di sindaco di Montecchio a confronto su un tema che è tornato alla ribalta alla vigilia delle elezioni

07 giugno 2024
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Montecchio La raccolta di firme per riaprire il pronto soccorso anche di notte torna alla ribalta alla vigilia delle elezioni. Per par condicio, abbiamo chiesto l’opinione dei 3 candidati sindaci di Montecchio, anche se l’argomento interessa la media Val d’Enza reggiana e parmense, ovvero il bacino di utenza del Franchini. Lo dimostra anche il numero di firme raccolte da “Change.org” (la piattaforma delle petizioni nata negli Usa nel 2007 e diffusa nel mondo) dal 13 marzo scorso in poi: ben 40.360.

La chiusura notturna del pronto soccorso avvenne il 20 marzo 2020 in epoca Covid. Il 12 marzo scorso una 40enne indiana incinta morì all’1.40 di notte davanti alla porta del pronto soccorso (chiuso), trasportata in quel luogo dal marito che la vedeva in condizioni disperate, anziché attendere i soccorsi a casa, a Praticello. L’episodio ha indotto il bibbianese Giacomo Papotti a lanciare la pertizione. Nonostante 40mila firme, non c’è alcun segnale che possa far pensare al ripristino del pronto soccorso H24. Anzi, le 12 ore diurne vengono presentate come una vittoria. Il 28 marzo scorso, in un’assemblea pubblica a Monticelli Terme, l’assessore regionale Raffaele Donini, ha definito «un miracolo» l’apertura H12, vista la carenza di personale sanitario. Donini ha precisato che la vicenda della donna incinta non c’entra nulla, spiegando che «il posto più sicuro non è il posto più vicino ma il posto più adeguato».

Per Fausto Torelli, candidato di “Montecchio futura”, «la raccolta di firme è iniziata in occasione di un drammatico evento che nulla ha a che fare con il pronto soccorso aperto solo 12 ore, inoltre con la dimostrazione tecnica dell’ottimo funzionamento del 118 nella circostanza. Concordo pienamente sulle intenzioni dei firmatari, la delibera del 2020 è la prova incontrovertibile, ma meglio tacere sulle modalità della raccolta delle firme». Torelli si riferisce al settembre 2020, quando il consiglio comunale approvò «una delibera che impegnava sindaco e giunta a chiedere riapertura del punto nascite e apertura del pronto soccorso H24. Nelle sedi opportune, ma non decisionali (Ctss), mi sono impegnato a tal fine. Punto nascite riaperto, mantenimento del Ps 12 ore per sopravvenuta mancanza di personale previsto per la riapertura di 24 ore. Il mantenimento del Ps senza medici a gettone o appalti è un risultato eccezionale».

Paolino Russo, candidato di “Montecchio Bene Comune”: «Le firme raccolte in tutta la Val d’Enza per riaprire di notte il pronto soccorso rappresentano una chiara indicazione delle esigenze dei cittadini. Amministratori, politici e candidati non possono né debbono ignorarle. La nostra posizione è chiara: il pronto soccorso deve essere aperto H24. La sanità pubblica va difesa, potenziata e soprattutto finanziata».

Filippo Borghi, candidato di “Viviamo Montecchio”: «I cittadini di tutta l’Unione hanno espresso chiaramente e a gran voce quella che è una necessità sentita, raccogliendo più di 40 mila firme. Montecchio, capodistretto dell’Unione, non può perdere questo servizio fondamentale e necessario per tutta la Val d’Enza. Torelli come al solito si volta dall’altre parte appoggiando le decisioni di Ausl e Regione invece di battere i pugni sul tavolo. Una politica di questo tipo, dove il volere dei cittadini viene calpestato, è inaccettabile».l