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Elezioni, dieci cose da sapere per evitare errori in cabina

Elezioni, dieci cose da sapere per evitare errori in cabina

Il professor Giacomo Delledonne ricercatore di Diritto costituzionale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa risponde

08 giugno 2024
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Una breve guida in dieci punti ai più comuni dubbi e perplessità che possono sorgere in cabina elettorale. Le risposte sono del professor Giacomo Delledonne, ricercatore di diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Si vota dalle 15 di sabato 8 giugno alle 23 di domenica 9 giugno.

1.Come funzionano le preferenze

 «Se si esprime più di una preferenza (alle Europee sono tre) bisogna variare: una donna, un uomo (o viceversa) e sulla terza si può cambiare. Non solo due donne e due uomini. In caso di espressione di due preferenze per candidati dello stesso sesso, la seconda preferenza viene annullata; nel caso di espressione di tre preferenze per candidati dello stesso sesso, sono annullate sia la seconda che la terza preferenza».

2.Quante preferenze posso esprimere

«Si possono esprimere fino a tre preferenze. Vanno a candidati della circoscrizione di cui si vota».

3.Come funziona il voto per chi si trova all’estero per lavoro o studio

«Due ipotesi. Se ho la residenza in uno stato estero (per esempio in Belgio), voterò candidati di quel paese. Se invece mi trovo all’estero temporaneamente allora dovrò scrivere al sindaco del mio comune di residenza, e prendere contatto con l’autorità consolare, per esercitare il diritto di voto in Italia dall’estero».

4.Come funziona il voto per i fuori sede

«C’è una sperimentazione avviata per i soli studenti fuori sede e non per i lavoratori. Gli studenti (in linea di principio) non hanno reddito proprio. E poi i giovani sono la fascia d’età che va a votare di meno ed è un modo per smuovere questo dato».

5.I votanti possono esprimere preferenze per i candidati della circoscrizione di residenza?

«È importante il discorso delle circoscrizioni macro-regionali. Per esempio uno studente fuori sede con residenza in Italia centrale, quindi appartenente alla circoscrizione centro, potrà votare nel comune di domicilio temporaneo. Se lo studente fuori sede ha residenza a un’altra circoscrizione rispetto a quella del comune dov’è domiciliato dovrà andare nel capoluogo di regione».

6.La grandezza del Comune di residenza cambia qualcosa per il voto? Come funziona il voto disgiunto?

«Ci sono tre casi. Comuni con meno di 5.000 abitanti: si può esprimere una sola preferenza che va per forza al candidato sindaco della lista che si vuole sostenere (non c’è voto disgiunto). Comuni tra i 5.000 e 15.000 abitanti: due preferenze, nel caso un uomo e una donna, oppure una sola. In questo caso le preferenze devono andare alla lista del candidato sindaco per cui si vota. Comuni sopra i 15.000 abitanti: due preferenze, c’è la preferenza di genere, devono essere entrambi della lista di partito che si sceglie, ma questa lista non è necessariamente collegata a quella del candidato sindaco per cui si esprime il voto».

7.È vero che se non si vota per tre tornate elettorali si perde il diritto?

«No, è un falso mito. Il diritto di voto non si perde».

8.In determinate circostanze è possibile perdere il diritto all’elettorato attivo e passivo?

«Nel caso in cui si riportano condanne penali di una particolare entità si può perdere il diritto».

9.Per esprimere il mio voto posso portare la penna da casa?

«Non si può portare la matita da casa. Per le elezioni esistono le apposite matite copiative».

10.C’è il rischio che mi cancellino il voto?

«I voti dati con la matita copiativa non possono essere cancellati, perché le schede elettorali sono di una carta abrasiva che impedisce di cancellare i segni lasciati». l L.D.