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Perse il carico e uccise due ragazzi, il conducente ritorna in libertà

Serena Arbizziz
Perse il carico e uccise due ragazzi, il conducente ritorna in libertà

Calerno: Francesco Riillo era fuggito e guidava senza patente. Scaduti i termini della custodia cautelare. Schiacciati dal carico morirono Hicham Outtas, 21 anni, e Anuar Mastaki, 19

08 giugno 2024
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Reggio Emilia È tornato in libertà Francesco Riillo, l’uomo che era alla guida del furgone Iveco che nel tardo pomeriggio del 17 novembre dello scorso anno perse il carico di ponteggi che trafisse i due giovani Hicham Outtas, 21 anni, e Anuar Mastaki, 19. Nello schianto fu coinvolto anche un terzo giovane, ferito seriamente.

Sono scaduti, infatti, i termini per la misura cautelare e Riillo, sei mesi dopo la data dell’arresto, è di nuovo libero. Dallo schianto mortale a oggi, l’uomo ha trascorso alcuni mesi in carcere e un altro periodo ai domiciliari. Ora la difesa, rappresentata dall’avvocato Federico Bertani, attende che venga fissa la data dell’udienza del processo. Riillo venne rintracciato dagli investigatori dopo essere fuggito in seguito all’incidente stradale, avvenuto a Caprara di Campegine. I tre amici erano a bordo di una Citroen Picasso e viaggiavano sulla strada provinciale 111, l’asse che collega la rotatoria di Calerno, sulla via Emilia, con il casello dell’A1.

L’autocarro Iveco, carico di ponteggi per l’edilizia, viaggiava in direzione opposta. Il materiale è piombato fuori dal cassone ed è finito sulla strada, schiacciando letteralmente l’auto in cui si trovavano i tre amici. Il conducente fuggì senza prestare soccorso. I carabinieri lo andarono a prendere a casa poco dopo l’incidente, dopo che le telecamere con sistema Ocr riuscirono a identificare la targa e arrivare al suo nome: si tratta di Francesco Riillo, nato in provincia di Crotone e residente a Montecchio, al momento dell’incidente senza patente perché gli era già stata ritirata nell’agosto scorso per guida in stato di ebbrezza. Riillo rifiutò di sottoporsi all’alcoltest. Il tribunale del Riesame, nei mesi scorsi, ha bocciato la richiesta di scarcerazione presentata per Riillo, stabilendo che avrebbe dovuto rimanere in cella. Facendo un passo indietro, al momento della convalida dell’arresto, il giudice Andrea Rat ha disposto che Francesco Riillo rimanesse in carcere, respingendo la richiesta degli arresti domiciliari avanzata dalla difesa. L’ipotesi di reato a carico dell’uomo è omicidio stradale plurimo con l’aggravante della fuga e della guida senza patente. l © RIPRODUZIONE RISERVATA