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Malore fatale al castello di Canossa, la lunga attesa dei soccorsi

Malore fatale al castello di Canossa, la lunga attesa dei soccorsi

L’ambulanza era impegnata a Reggio, l'automedica è arrivata da Traversetolo. Inutile un’ora di massaggio cardiaco, la vittima Stefano Dondi aveva 56 anni

11 giugno 2024
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Canossa Una serata trascorsa da un gruppo di amici in uno dei luoghi più panoramici della provincia – il belvedere ai piedi del castello di Canossa – si è trasformata in tragedia, con modalità tanto repentine quanto drammatiche. Il modenese Stefano Dondi, appassionato di storia, all’improvviso è caduto a terra, privo di coscienza. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione, andati avanti per oltre un’ora. Alla fine non è rimasto altro che constatare il decesso e avvisare le forze dell’ordine. Tra due giorni Dondi avrebbe compiuto 56 anni.

È accaduto sabato pochi minuti prima delle 23.30, quando un gruppo di persone si accingeva a lasciare la terrazza panoramica ai piedi della rupe matildica dopo avere condiviso la visita a quel luogo in cui si è fatta la Storia d’Europa ai tempi della Grancontessa.

All’improvviso, una delle persone si è accasciata a terra lungo il viottolo che sale verso il castello, o consente di fare il giro della rupe o di raggiungere un parcheggio. Quando il gruppo si è reso conto dell’accaduto, è partita la telefonata al 118. L’ambulanza più vicina (Ciano) era impegnata a Reggio, così il primo mezzo ad arrivare sul posto – circa mezz’ora dopo la prima di alcune telefonate al 118 – è stata l’automedica proveniente da Traversetolo. Nel frattempo, alcune persone del gruppo, che conoscono le manovre di rianimazione, hanno praticato il massaggio cardiaco. Manovre proseguite anche dopo l’arrivo dell’automedica, seguito dall’arrivo di un’ambulanza della Cri di Quattro Castella e di un’altra automedica, oltre ai carabinieri di San Polo. Manovre purtroppo inutili: l’uomo è stato dichiarato morto, probabilmente per un arresto cardiaco. Sotto shock le persone presenti.

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