Il centrosinistra si riprende Bagnolo, Paoli sconfitto
Cortenova, 29 anni, è il primo cittadino più giovane della storia del Comune. Il sindaco uscente: «Ho fatto il possibile per la comunità, è stato un bel percorso»
Bagnolo Pietro Cortenova ha vinto le elezioni comunali a Bagnolo e, con lui, il centro sinistra sembra essersi ricompattato. Cortenova, 29 anni e candidato sindaco della lista Bagnolo Futura, dopo una laurea triennale in Scienze della Cultura presso l’Università di Modena e Reggio e tanti lavori diversi in più realtà del territorio, ha saputo convincere i bagnolesi vincendo con il 54,92%. Ieri, dopo lo spoglio, non ha potuto che dirsi contento della fiducia che gli è stata accordata. «Sentiamo la responsabilità su di noi dopo il grande lavoro di ascolto e collaborazione con i cittadini nel costruire il nostro programma», ha commentato. C’è stato infatti un grande numero di iniziative per coinvolgere i residenti e soprattutto per avere la possibilità di farsi conoscere meglio. In più a Bagnolo, in questi mesi di campagna elettorale, si sono presentate a sostegno di Cortenova diverse personalità della politica nazionale che hanno partecipato a diversi incontri elettorali anche in altri Comuni della provincia, mettendo così una “lente di ingrandimento” anche su piccole realtà di paese. Cortenova è il sindaco più giovane che Bagnolo abbia mai avuto e, spesso, ha definito il suo paese “bloccato” ma con grandi possibilità di rinnovamento e sicurezza. «La mia età può essere vista come un punto di forza, ma anche come oggetto di critica. Sono dell’idea che contino i fatti».
Mentre Gianluca Paoli, sindaco uscente e rappresentante della lista civica Bagnolo Viva – che si è sempre dichiarata lontana da qualsiasi partito politico –, si è detto soddisfatto del suo percorso e soprattutto delle persone di cui si è circondato e con le quali ha mandato avanti Bagnolo in questi cinque anni iniziati con l’inedita emergenza Covid. «So di avere fatto il possibile per la comunità partendo da zero e arrivando a risultati concreti». Paoli ha vinto nel 2019 contro una sinistra disunita e senza punti d’incontro, dinamica che ad oggi, a vedere dai risultati, sembra ormai un lontano ricordo. l
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