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Violenza sessuale su una minorenne, scoperto dalle telecamere installate in casa dalla madre

Violenza sessuale su una minorenne, scoperto dalle telecamere installate in casa dalla madre

La ragazzina è parente della sua compagna e per questo il 39enne, finito ai domiciliari, era spesso a casa sua. La madre ha iniziato ad avere dei sospetti dopo avere notato dei cambiamenti nel comportamento della minore

13 giugno 2024
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Castellarano Un 39enne avrebbe indotto una minorenne a subire e compiere plurimi atti sessuali. L’uomo avrebbe approfittato del legame di parentela che la ragazzina aveva con la sua compagna, circostanza per cui lo stesso si recava frequentemente presso l’abitazione della minore. Forte della fiducia che la ragazzina riponeva in lui, la andava a prendere scuola e la accompagnava a casa poi, rimasto solo con lei nell’abitazione, la induceva a subire e compiere atti sessuali con frequenza settimanale.

È stata la madre della vittima ad avere sospetti, dopo aver notato un cambiamento nei comportamenti della minore, che l’hanno spinta ad installare delle telecamere all’interno dell’abitazione per capire cosa avvenisse in sua assenza. Ha avuto così modo di verificare che l’uomo abusava sessualmente della figlia.

Da qui l’immediata denuncia della madre ai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Castelnovo né Monti che, a seguito delle relative indagini, hanno denunciato il 39enne, residente in altra provincia, alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, per il reato di violenza sessuale aggravata e continuata.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei militari della Compagnia di Castelnovo né Monti, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia l'applicazione, nei confronti dell’indagato 39enne, della misura cautelare degli arresti domiciliari. Il provvedimento di natura cautelare è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Castellarano che hanno condotto le indagini.

Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo spesso, in ragione del rapporto di parentela con la compagna, si occupava della minore, andando a prenderla a scuola, pranzando insieme a casa della ragazza e facendole compagnia fino al rientro della mamma.

Oltre alle telecamere, anche la figlia ha parzialmente ammesso alla mamma che i rapporti sessuali erano nati per gioco. Acquisiti dai militari anche le conversazioni WhatsApp intercorse fra la vittima e l’odierno indagato.

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.