Gazzetta di Reggio

Reggio

Il maxi progetto naufragato

«Silk Faw, debiti per altri 20 milioni» La proprietà tratta con i creditori

Serena Arbizzi
«Silk Faw, debiti per altri 20 milioni» La proprietà tratta con i creditori

La società vuole siglare accordi prima dell’udienza di liquidazione

15 giugno 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia  Accordi di “saldo e stralcio” per pagare tutti i creditori, a eccezione dei dipendenti, che sono già stati pagati, per cancellare definitivamente lo stato passivo, prima di affrontare il procedimento di liquidazione giudiziale, dichiarato il 16 maggio scorso.

Questo l’intento della proprietà di Silk Sports Car Srl, che avrebbe dovuto costruire (come illustrato in pompa magna nel 2021) un mega stabilimento di supercar elettriche e ibride alle porte di Reggio Emilia, precisamente a Gavassa. Il progetto, presentato più volte come un fiore all’occhiello per il territorio, è altrettanto clamorosamente evaporato con i libri finiti in tribunale.

I 65 dipendenti – come afferma l’avvocato Pasqualino Miraglia – sono stati tutti pagati lo scorso maggio dopo la denuncia dei vertici da parte degli ex lavoratori. Chiuso questo capitolo, se ne apre uno nuovo. La società intende, infatti, onorare i propri debiti nei confronti dei creditori – per un ammontare di circa 20 milioni di euro, secondo quanto filtra – prima dell’udienza per l’esame dello stato passivo, in calendario quest’autunno. E conterebbe di farlo tramite accordi di “saldo e stralcio”. In altre parole,i tramite questa intesa, un debitore salda il proprio credito per una somma più bassa rispetto a quanto dovuto inizialmente, stralciando, appunto, una parte dell’importo. Nell’elenco dei creditori ci sono anche nomi altisonanti. «La proprietà vorrebbe chiudere in bonis, la situazione di Silk Sports car S.r.l., cioè tramite una trattativa diretta tra creditori e debitori, le partite che risultano ancora aperte – afferma l’avvocato Pasqualino Miraglia al quale Silk Sports Car Company Ltd, proprietaria della compagine sociale italiana, ha chiesto di fare, anche in questo caso, da intermediario, cosi come per i dipendenti –. L’ammontare dei debiti dovrebbe essere di circa 20 milioni».

Da parte della società si porrebbe quindi rimedio contro l’esposizione debitoria verso i creditori per un importo consistente. Questo, tuttavia, non sarebbe l’unico motivo che spingerebbe a chiudere i conti: ci sarebbe anche un tema d’immagine piuttosto spinoso legato alla proprietà. Si vuole, infatti, arginare quanto più possibile il danno d’immagine ulteriore che deriverebbe dal trascinarsi per altro tempo della questione.

Un’eco negativa che, peraltro, ha già fatto discutere moltissimo, quando si è iniziato a capire che il progetto altisonante sarebbe rimasto soltanto sulla carta e, a Gavassa, sono partite opere, ma non legate alla realizzazione delle supercar di lusso.

Nel frattempo, il sito web di Silk Sports Car Sr.l., che per qualche secondo promette di reindirizzare altrove l’utente, risulta disattivato.