Gazzetta di Reggio

Guastalla Ha destato grande cordoglio a Guastalla la scomparsa di Fiorenzo Scaravelli, pacifista e ambientalista molto conosciuto nella Bassa. L’uomo è morto sabato nella sua casa all’età di 73 anni, e i funerali sono stati celebrati martedì. L’avvocato Gianluca Soliani, figura di riferimento del socialismo guastallese, lo ha ricordato con queste parole: «Era persona buona e ben voluta, amante della natura, tanto da immergervisi per gran parte delle sue giornate, sensibile alle cause sociali e politiche a favore degli ultimi. Di lui mi sovviene il carattere apparentemente un po’ chiuso, introverso, ma pronto ad aprirsi alla discussione, e la risata fragorosa e cordiale».

Fiorenzo fu tra i fondatori, insieme a Soliani e agli scomparsi Gianfranco Aldrovandi, Gianni Losi e Luciano Lirani, del primo nucleo del Collettivo Nonviolento di Guastalla. Tra le sue battaglie vi fu quella contro la realizzazione di una centrale nucleare nel territorio di Viadana (Mantova). Scaravelli aveva un casotto in golena a Gualtieri che aveva trasformato in una sorta di fattoria, dove spesso andavano in visita le scuole. Era stato anche attivo nel circolo “Il Livello”.

Per anni Scaravelli aveva lavorato come necroforo del Comune di Gualtieri. Cresciuto in ambienti parrocchiali, aveva abbracciato la militanza politica di sinistra. Spesso aiutava il dottor Massimo Comunale nell’allestimento di banchetti in via Gonzaga. «Nel suo casotto a Gualtieri, ogni 25 luglio facevamo la pastasciutta antifascista», ricorda Comunale. Fu tra i primi, aggiunge l’amico Antonio Campanini, ad aderire alla Campagna di obiezione alle spese militari che venne lanciata nel 1982. Scaravelli lascia l’anziana madre Adriana e il fratello Maurizio, messo comunale in pensione.l J. D. P. © RIPRODUZIONE RISERVATA