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Il vademecum per smaltire tutti i rifiuti ingombranti

Il vademecum per smaltire tutti i rifiuti ingombranti

Il servizio di Iren Ambiente per evitare l’abbandono incontrollato Previsti anche sconti in bolletta per chi ricorre agli Ecocentri

20 giugno 2024
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Reggio Emilia Con l’arrivo dell’estate, arriva anche la voglia di pulire e rinnovare la casa. Capita di voler cambiare i mobili o gli elettrodomestici in casa con la necessità di far sparire il vecchio per dare spazio al nuovo. Ma il vecchio non va abbandonato inquinando e sporcando le nostre strade o le zone verdi. A tal proposito ci sono due possibilità per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti che Iren ha attivato su tutto il territorio: si possono portare ai Centri di Raccolta Differenziata (Crd) detti anche Ecocentri oppure prenotare il servizio di ritiro degli ingombranti a domicilio. Sono entrambi servizi gratuiti ma c’è anche un premio: se si portano personalmente ai Centri di raccolta differenziati si ottengono punti per avere una scontistica sulle bollette successive dei rifiuti. Nel 2023 nella sola città di Reggio sono state raccolte circa 2.200 tonnellate di rifiuti ingombranti, che sono diventate 10.700 tonnellate aggiungendo tutti i comuni della provincia.

I Centri

I Centri di Raccolta comunemente definiti Ecocentri o Isole ecologiche, sono luoghi aperti alla cittadinanza, suddivisi in settori nei quali i fruitori possono conferire i rifiuti differenziati, che siano carta, plastica, vetro, barattolame ma anche elettrodomestici di diverse dimensioni, ferro, legno, mobili, vernici, bombolette, lampadine, oli esausti, batterie.

Tipologie

Per rifiuti ingombranti si intendono quelli che, per natura e dimensione, non possono essere gettati nei contenitori per la differenziata quali mobili, cucine, sanitari, biciclette, materassi ecc. Inoltre, i cittadini possono conferire presso i Centri di Raccolta i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) solo se originati da nuclei domestici. Appartengono a questa categoria i Raee di grandi dimensioni (frigoriferi, condizionatori, scalda-acqua, lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni ecc.) e i Raee di piccole dimensioni (televisori e monitor, elettronica di consumo, informatica, apparecchi di illuminazione, ecc). I materiali saranno accettati compatibilmente con la capacità ricettiva del Centro. I rifiuti urbani cosiddetti pericolosi possono essere conferiti solo in alcuni Centri di Raccolta. È consigliabile telefonare al Servizio Customer Care Ambientale 800.212607 prima di conferirli. I rifiuti che i cittadini possono conferire ai Centri di Raccolta Differenziata, oltre agli ingombranti, sono quelli previsti dal regolamento Atersir e definiti come “Rifiuti Urbani”. In particolare: oli vegetali, cassette in cartone, legno e plastica, carta e cartone, cartucce e toner, metalli, legno, vetro, imballaggi in plastica, polietilene (film da imballaggio), sfalci e potature. Appartengono a questa categoria tutti i materiali che prevedono uno smaltimento a sé, proprio per la loro pericolosità, come ad esempio olio minerale per auto, vernici, smalti, bombolette spray, filtri dell’olio per auto, detergenti, acidi, solventi, pesticidi.

Sistema premiante

La raccolta differenziata conviene a tutti. Se si utilizzano i Centri di Raccolta Differenziata si viene premiati. Nella maggior parte dei comuni della provincia in base alle quantità ed alle tipologie di materiali conferiti, è possibile accumulare ecopunti che si tramutano in uno sconto sulla bolletta dei rifiuti. Ogni tipologia di rifiuto corrisponde quindi ad un punteggio e a una relativa riduzione in bolletta, che ogni amministrazione comunale determina sulla base delle delibere adottate. La scontistica viene riconosciuta sulla bolletta dell’anno successivo al conferimento e non è cumulabile per più anni. Sul sito servizi.irenambiente.it l’elenco dei materiali che fanno guadagnare ecopunti e i comuni in cui viene riconosciuto lo sconto sulla bolletta dei rifiuti. Per accedere alla scontistica relativa ai rifiuti conferiti è necessario presentare la tessera sanitaria dell’intestatario del contratto di igiene urbana oppure l’EcoCard. l © RIPRODUZIONE RISERVATA