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Villa Minozzo

Massacrato con una spranga di ferro dopo una lite con i vicini, è in fin di vita

Miriam Figliuolo e Jacopo Della Porta
Massacrato con una spranga di ferro dopo una lite con i vicini, è in fin di vita

L’uomo, 63 anni, era riverso a terra in un lago di sangue nella sua casa di Morsiano. Indagano i carabinieri

21 giugno 2024
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Villa Minozzo Un uomo di 63 anni, Stefano Daveti, originario di La Spezia, versa tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore di Parma. È stato trovato riverso a terra nella sua abitazione venerdì 21 giugno in serata a Morsiano.

Dopo interminabili minuti di rianimazione sul posto, i sanitari lo hanno trasportato in elicottero all’ospedale. Da una prima ricostruzione, l’uomo risulta essere stato massacrato con una spranga di ferro. Un vicino è entrato in casa e lo ha picchiato mentre si trovava in camera da letto.

In precedenza, Daveti avrebbe avuto un diverbio con il padre dell’aggressore, che sarebbe rimasto ferito: questa la versione fornita dal vicino.

L’allarme è scattato intorno alle 19:40. A lanciarlo è stato lo stesso vicino di casa che ha picchiato il 63enne.

L’episodio è successo in una casa in via Bondi, la strada che, da piazza della Maestà, si inerpica verso Novellano. Vi si affaccia anche la piccola chiesa della frazione dedicata a San Lorenzo Martire.

L’uomo, che soffre di problemi psichiatrici, aveva già perso molto sangue. Immediata la richiesta di aiuto con la centrale operativa del 118 che ha inviato sul posto l’ambulanza e l’automedica, ma anche l’elisoccorso.

Gli operatori sanitari sono arrivati quando le condizioni dell’uomo erano già gravissime. Lo hanno sottoposto per interminabili minuti alle manovre di rianimazione cardiopolmonare anche con l’ausilio del defibrillatore.

Stabilizzate le sue condizioni, l’uomo è stato quindi caricato sull’elicottero che lo ha trasportato d’urgenza al Maggiore di Parma per il reparto di Rianimazione. Sul posto, i carabinieri della stazione locale con i colleghi del Nucleo operativo di Castelnovo Monti stanno proseguendo gli accertamenti necessari a fare luce su quanto accaduto.

L’uomo, da una decina di anni, si era trasferito nell’ex caseificio di Morsiano insieme alla compagna, che poi se ne è andata. A causa dei suoi problemi mentali, i rapporti con il paese erano pessimi. I residenti lamentavano da tempo le sue continue provocazioni o azioni di disturbo, sebbene non risultino episodi di violenza da parte sua.