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Mostre, David Tremlett all’ex Mangimificio Caffarri

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	Un'opera di Davide Benati
Un'opera di Davide Benati

Tre proposte dalla Fondazione Palazzo Magnani: anche ai Chiostri l’artista svizzero. A Palazzo da Mosto Bertoli le Benati

22 giugno 2024
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Reggio Emilia Dopo la mostra “Marionette e Avanguardia” e quella di Susanne Meiselas, la Fondazione Palazzo Magnani ha presentato ieri, alla presenza del sindaco Massari e del presidente della Provincia Zanni, il programma della prossima stagione espositiva che prevede un intervento artistico permanente e tre mostre in apertura nei mesi di settembre, ottobre e dicembre.

Palazzo da Mosto ospiterà, dal 21 settembre al 24 novembre 2024, la retrospettiva dedicata a Luciano Bertoli, per la prima volta nella sua città dopo la scomparsa avvenuta nel 2021. La mostra si intitola “Le curve di Mandelbrot”, a cura di Martina Corgnati con il titolo che fa riferimento ad una delle serie principali presenti in mostra e comprende opere che evidenziano lo spiccato interesse per le scienze esatte dell’artista. Il corpus principale dell’esposizione, volta a riscoprire la personalità inquieta di Luciano Bertoli, è composto dai dipinti denominati, appunto, “Frattempo”. Le curve di Mandelbrot, realizzati dalla seconda metà degli anni Novanta all’inizio del Duemila sono rimaste sostanzialmente inedite. Il percorso espositivo è completato da alcune opere precedenti per presentare al pubblico le componenti essenziali di un percorso sperimentale nei materiali e nelle tecniche e sempre sostenuto da una genuina curiosità per il mondo delle macchine e della tecnica. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale con un testo critico di Martina Corgnati.

Ai Chiostri di San Pietro sarà aperta l’11 ottobre e fino al 9 febbraio, la mostra Another Step, a cura di Marina Dacci, dedicata a David Tremlett attraverso una settantina di opere – disegni e collage realizzati dal 1969 al 2023 – legate a una specifica produzione in studio e per lo più mai esposte. L’esposizione affiancherà The Organ Pipes, l’intervento artistico permanente all’Ex Caffarri, uno tra i più grandi che Tremlett abbia mai realizzato, sui 13 silos e la facciata dell’edificio per creare il segno visibile di un luogo completamente rigenerato dedicato alla formazione e all’aggregazione di comunità. Dal 7 dicembre 2024 al 2 marzo 2025, infine, Palazzo da Mosto sarà per Davide Benati che, dopo le mostre ai Musei Civici (1992) e a Palazzo Magnani (2003) , torna ad esporre nella sua città natale, presentando una panoramica del suo intero percorso artistico, ormai quarantennale, attraverso opere storiche e inedite. La personale, dal titolo Encantadas, si apre con la produzione dei primi anni Ottanta, che ha dato notorietà a Benati: acquarelli di grande formato su carta di riso di raffinata sensibilità, immagini eteree che uniscono Oriente ed Occidente, sogno e realtà. La mostra presenta poi una scelta di opere realizzate tra gli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio: grandi tele con le quali l’artista si è presentato anche alla Biennale di Venezia. Il percorso, che si compone di circa 50 opere, si conclude con una serie di grandi trittici ineditil G. B. © RIPRODUZIONE RISERVATA