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Minaccia moglie e figlia: «Vi taglio la testa»

Miriam Figliuolo
Minaccia moglie e figlia: «Vi taglio la testa»

Scatta il braccialetto per un 50enne reggiano; aveva continuato a perseguitarle nonostante i divieti

23 giugno 2024
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Reggio Emilia «Te la faccio pagare, vi taglio la testa, a te e a lei, se non mi dici dov’è tua madre». Così un 50enne violento e con problemi di tossicodipendenza, già allontanato dalla famiglia per maltrattamenti, si è rivolto alla figlia minorenne, chiamandola più volte nonostante i divieti ad avvicinarla o comunicare con lei e la moglie. Per lui è scattato l’arresto cautelare: ora è agli arresti domiciliari, nella nuova abitazione che aveva già dovuto trovare dopo l’allontanamento, imposto dal giudice per i continui maltrattamenti a moglie e figlia minorenne. E dovrà anche indossare il braccialetto elettronico.

Non ha rispettato, infatti, la prescrizione di mantenersi a una distanza di almeno mezzo chilometro e di non comunicare con le sue vittime. Ha continuato a minacciare di morte più volte la moglie e la figlia, appunto minorenne.

A eseguire l’aggravamento della misura nei suoi confronti sono stati i carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale, gli stessi che avevano già condotto le indagini nei suoi confronti.

Dal novembre 2023, sotto l’effetto della droga, e in presenza della figlia, maltrattava la moglie insultandola, urlandole contro, percuotendola e minacciandola di morte, dicendole che le avrebbe tagliato la gola e l’avrebbe portata al cimitero con lui.

In più occasioni le aveva sottratto il bancomat, impedendole di sostenere le spese basilari, e anzi spendendo ingenti somme di denaro per la droga.

I carabinieri avevano poi ricostruito mesi di violenze e sopraffazioni, raccontate dalla donna in una sofferta deposizione. La Procura, condividendo con le risultanze investigative dei militari aveva richiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Reggio Emilia, l'applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi al domicilio della donna e ai luoghi frequentati dalla medesima nonché dei suoi familiari, mantenendo una distanza di almeno 500 metri, e di non comunicare con loro con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo.

Provvedimento di natura cautelare eseguito a fine maggio dai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale. Ma purtroppo la misura cautelare non è bastata.

L’uomo ha violato il divieto chiamando la donna più volte via cellulare e contattando anche la figlia, minacciando lei e la moglie.

Da qui l’aggravamento delle prescrizioni con emissione di una nuova misura cautelare di natura restrittiva, richiesto e ottenuto dalla Procura reggiana.