Gazzetta di Reggio

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Reggio Emilia, intitolato a don Dante Ronzoni il piazzale della zona sportiva di Cella

Gianalberto Gabbi
Reggio Emilia, intitolato a don Dante Ronzoni il piazzale della zona sportiva di Cella

Riconoscimento allo storico parroco 70 anni dopo il suo arrivo in paese

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Reggio Emilia Dopo un lungo iter burocratico, la parrocchia “San Silvestro” di Villa Cella ha visto realizzata l’intitolazione a don Dante Ronzoni del piazzale situato in prossimità della zona sportiva comunale, in via Cella All’Oldo. Don Ronzoni fu parroco a Cella dal 1954 (fece il suo ingresso il 15 agosto, sagra dell’Assunta) fino alla morte, avvenuta nella notte tra il 25 e 26 dicembre 1986.

Amava ricordare che quando prese possesso della parrocchia nella vecchia chiesa, già allora fatiscente, come la canonica, lontana dalla via Emilia, il suo sguardo e il suo pensiero furono rivolti all’area agricola in via Bassetta (allora si chiamava così via Cella All’Oldo) come idonea alla realizzazione del nuovo centro parrocchiale: al centro del paese, di fronte alla nuova scuola elementare, inaugurata anch’essa nel 1954 e all’asilo comunale.

In pochi anni riuscì a dare inizio ai lavori, costruendo nel 1963 la nuova Casa della Carità, già esistente sulla via Emilia dal 1953. Successivamente costruì la canonica con il salone adibito a chiesa parrocchiale (dal 1966 al 2000), il campo sportivo parrocchiale e, nel 1984, l’ampliamento della stessa Casa della Carità.

L’intitolazione del piazzale al parroco avviene proprio a 70 anni dall’inizio del suo ministero a Villa Cella e nella zona sportiva, che si sviluppò negli anni, a seguito della fondazione in parrocchia della prima società calcistica, affiliata al Csi, ad opera di Novello Rocchi, uno dei suoi giovani che “coltivò” alla fede cristiana fin dall’inizio del suo ministero.

Nato all’Argine 6 il febbraio 1920, Dante Ronzoni è stato ordinato sacerdote dal vescovo Eduardo Brettoni l’8 agosto 1943.

Curato a Canolo dal 1943 al 1948, è stato poi nominato economo spirituale nel 1948 a Borzano d’Enza, di cui è stato rettore fino al 1954, quando il vescovo Beniamino Socche lo nominò arciprete della parrocchia di Villa Cella.