Gazzetta di Reggio

Reggio

Violenza sulle donne

«Sei andata dai carabinieri, ora ti sfondo la testa», arrestato un 55enne

«Sei andata dai carabinieri, ora ti sfondo la testa», arrestato un 55enne

I carabinieri di Correggio ricostruiscono anni di maltrattamenti in famiglia

02 luglio 2024
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Correggio «Sei andata dai carabinieri, ora ti sfondo la testa e ti ammazzo», con tali minacce un uomo di 55 anni si è rivolto alla moglie raggiunta sul posto di lavoro con a bordo dell’auto una chiave inglese in acciaio di 40 centimetri. L’arma impropria l’hanno trovata i carabinieri che, al culmine delle indagini sull’ennesimo marito violento, hanno dato esecuzione nei suoi confronti a un provvedimento cautelare, chiesto e ottenuto dalla procura reggiana ed emesso dal gip del tribunale di Reggio. L’uomo ora è ristretto ai domiciliari e deve indossare il braccialetto elettronico.

Il provvedimento è stato eseguito sabato, dopo l’ennesimo recente grave episodio di violenza alla moglie dal parte del 55enne che, appunto l’ha minacciata davanti al posto di lavoro. A giugno in particolare per la donna è stata una vera e propria escalation.

Il 9 giugno l’uomo l’ha colpita con pugni e calci cagionandole lesioni personali giudicate guaribili dai sanitari in 15 giorni. Il 19 giugno il marito le citofonava minacciandola con testuali parole: «Se scendi giù ti sfondo la testa» e, successivamente, le telefonava insistentemente e la minacciava. Poi l’episodio al lavoro quando è stata raggiunta da una telefonata del 55enne sul luogo di lavoro, l’uomo le ha anche inviato un audio avvertendola che stava arrivando e, giunto sul posto, non potendo entrare, ha preso a sbattere violentemente i pugni contro la vetrata della porta d’ingresso: «Sei andata dai carabinieri, ora stai attenta che ti rompo la testa, ho il ferro in macchina non hai idea da oggi in poi quello che ti succederà, ti sto venendo a sfondare la testa, i carabinieri non ti possono proteggere da me, ti aspetto sotto casa e ti ammazzo», le ha urlato.

Poi l’arrivo dei carabinieri e la scoperta della chiave inglese, subito sequestrata, che l’uomo teneva in auto.

Ma le violenze contro la donna si protraevano dall’agosto del 2022, da quando, in agosto, l’uomo aveva perso il lavoro e si era dato all’alcol: per quattro o cinque mesi, durante i litigi spesso ubriaco, almeno ogni due giorni, apostrofava la moglie con gravi epiteti ingiuriosi tempestandola di insulti del tipo: «Non vali niente, sei insignificante, sei una stupida, mi fai schifo, mi hai rovinato la vita».

In seguito, dal marzo 2023, nonostante avesse trovato un nuovo impiego, si presentava a casa dopo il lavoro completamente ubriaco e, almeno ogni due giorni, provocava dei litigi con la moglie offendendola, durante tali discussioni, iniziava a percuoterla con spinte e schiaffi al volto e tirandole i capelli. In alcune occasioni la trascinava fuori dall’appartamento e, chiudendola fuori dall’abitazione. Maltrattava la donna, denigrandola e offendendola, tempestandola di insulti, accusandola anche di sperperare il suo denaro, fino ad arrivare alle botte, ai pedinamenti e alle minacce di morte.

Per fortuna la donna, alla fine, ha avuto il coraggio di denunciare il marito, recandosi dai carabinieri. L’uomo ora deve rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia e porto di armi o oggetti atti a offendere.