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Preso a pugni e colpito a bottigliate, scatta la caccia all’aggressore a Reggio Emilia

Serena Arbizzi
Preso a pugni e colpito a bottigliate, scatta la caccia all’aggressore a Reggio Emilia

La lite sfocia nel sangue tra via Eritrea e via Don Alai: 23enne all’ospedale

03 luglio 2024
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Reggio Emilia Un 23enne è stato preso a pugni e bottigliate ed è finito all’ospedale per le ferite riportate.

Una nuova scia di sangue si è verificata nel quartiere della stazione ferroviaria, da tempo al centro delle cronache per episodi di criminalità.

Erano quasi le 22, lunedì primo luglio 2024, quando per motivi ancora tutti da chiarire è esplosa una lite tra due giovani di origine straniera all’angolo tra via Eritrea e via Don Alai.

Il 23enne di origine marocchina è stato aggredito da un altro giovane che poi è scappato.

Sul posto sono arrivati gli agenti della Squadra Volanti della questura e il personale sanitario che ha soccorso il giovane, prima sul posto e poi lo ha accompagnato in ambulanza al Santa Maria Nuova, dove gli è stata diagnosticata una prognosi di 28 giorni.

Il giovane, secondo i primi accertamenti dei soccorritori, ha ricevuto pugni al volto e alla testa tanto che perdeva sangue ed è rimasto accasciato. Un testimone ha parlato anche di una bottigliata, ma sarebbero state escluse ferite da armi da taglio. Il 23enne ha poi riportato più ferite anche sul corpo ed escoriazioni verificatesi, probabilmente, quando si è accasciato a terra.

Le telecamere pubbliche non hanno ripreso la scena dell’aggressione, ma gli agenti della questura sono al lavoro per reperire filmati o immagini tramite gli esercizi commerciali vicini in modo da ricostruire con precisione l’accaduto e risalire all’autore dell’assalto. Secondo quanto emerge dalle prime attività investigative, si tratterebbe di un altro giovane di origini magrebine.

Nel frattempo si indaga anche sulla possibile causa della violenta lite sfociata nel sangue. Una delle ipotesi è che il diverbio culminato con la violenza si a legato a questioni di stupefacenti.

L’episodio si è verificato di fronte a numerosi testimoni, tra i quali diversi residenti, che hanno visto il 23enne accasciarsi sul marciapiede e che sono stati ascoltati anche dagli investigatori per ricostruire nei dettagli l’accaduto. l