Gazzetta di Reggio

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Cadelbosco Sopra

Deve starle lontano e va a casa dell’ex, arrestato

Deve starle lontano e va a casa dell’ex, arrestato

Nei guai un 34enne, tradito dal braccialetto elettronico

04 luglio 2024
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Cadelbosco Sopra È stato sorpreso in flagranza di reato mentre si trovava nell’abitazione dell’ex compagna, quando invece avrebbe dovuto osservare il divieto di avvicinamento in seguito alla denuncia per atti persecutori nei confronti della donna. Così i carabinieri di Guastalla hanno arrestato un 34enne.

È successo ieri notte, 3 luglio 2024. La polizia di Stato ha segnalato alla centrale operativa del 112 di avere geolocalizzato il braccialetto elettronico anti stalking applicato sull’uomo, presso l’abitazione della vittima. Di qui l’intervento dei carabinieri dell’aliquota radiomobile di Guastalla presso l’appartamento della donna, dove, effettivamente, hanno trovato l’uomo che è stato, così, arrestato.

Dal mese di gennaio 2024 era sottoposto alla misura cautelare che avrebbe dovuto tenerlo lontano dalla ex compagna, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Proprio questo dispositivo lo ha tradito.

L’uomo non si rassegnava alla fine della relazione sentimentale con la donna, durata circa 6 mesi. Aveva preso a perseguitarla e minacciarla pesantemente, arrivando a scriverle ripetutamente messaggi privati, pubblicando sui social media Facebook, e Tik Tok frasi e parole dal tenore minatorio e diffamatorio quali: «Non avrai una vita serena, ricordati di tenere sempre gli occhi aperti», «Hai voluto la guerra e guerra sia», «Hai sbagliato di nuovo a bloccarmi, ora vedi».

Era anche riuscito ad accedere al profilo Facebook personale della vittima contro la volontà di quest'ultima, provando a contattarla telefonicamente in maniera insistente e ripetuta, insultandola, minacciandola contestualmente, a ogni rifiuto di chiamata, con frasi e parole quali «Tu stai rischiando», «Rispondi che è meglio», «Ti faccio perdere la dignità te lo giuro».

In un’occasione aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook, una foto che ritraeva nuda la vittima.

Gravi condotte quelle compiute dall’uomo, che avevano provocato nella vittima un perdurante e grave stato d'ansia e di fondata paura per la propria incolumità.

La serie di condotte illecite delle quali l’uomo si è macchiato in questi frangenti gli era costata una denuncia per il reato di atti persecutori e la procura reggiana, diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, aveva immediatamente richiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti del presunto stalker, della misura cautelare del divieto di avvicinamento dai luoghi frequentati dalla vittima prescrivendogli il contestuale mantenimento di una distanza di almeno 500 metri e il divieto assoluto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo, anche per interposta persona, prescrivendo anche l’applicazione del braccialetto elettronico di tracciamento. Divieti che l’uomo, a distanza di mesi, non ha rispettato finendo per venire arrestato.