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Spara sul posto di lavoro dopo una lite, denunciato 39enne

Spara sul posto di lavoro dopo una lite, denunciato 39enne

La minaccia: «Gli faccio un buco in testa proprio così», poi la fuga. I carabinieri poi lo bloccano

06 luglio 2024
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Reggiolo Prima la lite poi le botte tra colleghi sul posto di lavoro, poi, un 39enne ha sfoderato una pistola e ha sparato, per fortuna, senza colpire nessuno. L’escalation è avvenuta all’interno di una ditta di Reggiolo mercoledì scorso, 3 luglio 2024. Immediato l’intervento dei carabinieri della stazione locale. Il 39enne è stato denunciato per minaccia aggravata, violenza privata, accensioni ed esplosioni pericolose.

Mercoledì mattina il diverbio è esploso per futili motivi, legati a questioni di lavoro. Dopo la lite, la colluttazione con l’intervento di altri presenti sul cantiere, poi il 39enne se n’è andato, ritornando però mezz’ora dopo brandendo una pistola.

Ne sono seguiti minuti terribili e concitati. L’uomo ha puntato l’arma alla testa del collega. «Ti sparo in testa», lo ha minacciato. Il nuovo intervento di altri dipendenti lo ha convinto ad abbassare la pistola, ma ha ugualmente sparato, a scopo intimidatorio, colpendo una siepe perimetrale. «Gli faccio un buco in testa, proprio così», ha detto e ha poi raccolto il bossolo. Si è quindi allontanato velocemente a bordo del suo mezzo, ma prima di mettersi in marcia, ha puntato la pistola al volto del titolare della ditta, minacciandolo, per poi fuggire.

Subito è stato dato l’allarme al 112 e sul posto sono intervenuti i carabinieri di Reggiolo e quelli del nucleo operativo della compagnia carabinieri di Guastalla, per i rilievi e i primi accertamenti. Il 39enne è stato rintracciato e raggiunto. La perquisizione personale, del mezzo e domiciliare al fine di rinvenire l’arma oggetto della minaccia ha dato esito negativo.

Le indagini sono state poi curate dai militari reggiolesi a seguito della formalizzazione della denuncia da parte delle vittime. Forti delle diverse testimonianze dei presenti i carabinieri hanno potuto poi stringere il cerchio intorno al 39enne, che, alla fine, è stato denunciato.