Stefano Guerra, ex giocatore della Reggiana, in coma per la puntura di un’ape
Con Marchioro in panchina ha conquistato la B nel 1989
Reggio Emilia Gli sportivi reggiani e i tanti amici che, negli anni, si è fatto nella nostra città, dove è arrivato alla fine degli anni Ottanta per vestire la maglia della Reggiana e dove ha scelto di vivere, dopo aver sposato una nostra concittadina, sono in apprensione per l’ex granata Stefano Guerra.
Il difensore, infatti, dalla giornata di venerdì è ricoverato, in stato di coma, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio, in seguito a uno shock anafilattico dovuto a una puntura d’insetto.
L’ex difensore veronese, che ha compiuto 62 anni il 25 marzo scorso, stava svolgendo attività di volontariato – da tempo si dedica alle persone anziane e bisognose – quando, indossando un’apposita tutta, è stato punto da un’ape che si era nascosta al suo interno. Sapendo bene di essere allergico, ha subito chiesto aiuto ed è stato soccorso, ma le sue condizioni si sono via via aggravate, costringendo il personale medico a disporre il ricovero in ospedale, dove i medici stanno tentando di curarlo.
Cresciuto nell’Audace San Michele, nel 1980 Guerra è stato venduto al Vicenza dove, a 18 anni, ha iniziato la sua carriera professionistica. Dopo aver vestito per quattro anni la maglia biancorossa, nell’estate del 1984 il terzino destro è stato ceduto al Prato, dove è rimasto sino al mese di giugno del 1988, quando è stato venduto alla Reggiana. Era la squadra di Pippo Marchioro e Andrea Silenzi, che ha subito conquistato la promozione in serie B.
Guerra è rimasto a Reggio anche nelle due stagioni successive, prima di subire un grave infortunio. Nel luglio del 1991 è tornato di nuovo al Prato, dove è rimasto due stagioni prima di ritirarsi.