Gazzetta di Reggio

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L’udienza

Alicia Piazza: «Siamo gli unici ad averci rimesso 10,7 milioni»

Ambra Prati
Alicia Piazza: «Siamo gli unici ad averci rimesso 10,7 milioni»

La signora è imputata per diffamazione nei confronti di Stefano Compagni: “Le scelte più importanti prese senza interpellare Mike: da noi volevano solo soldi”

09 luglio 2024
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Reggio Emilia È arrivata con passo deciso e una cartellina in mano – che le è servita in aula per snocciolare cifre da capogiro in dollari –, seguita dal marito Mike e dall’avvocato Alessandro Simionato, entrando subito in udienza.

Alicia Rickter Piazza, per tutti lady Piazza, in tribunale ha fatto un ingresso da star, con l’allure e il fisico dell’ex modella di Playboy e il piglio – ma pure il livore non sopito – che l’avevano resa temibile nell’ambiente della Reggiana Calcio.

La 50enne californiana è imputata di diffamazione a mezzo stampa ai danni di Stefano Compagni, presidente del Cda della Reggiana dall’estate 2015 al primo luglio 2016 e in seguito vicepresidente. Quest’ultimo (tutelato dall’avvocato Alessandro Carrara, si è costituito parte civile con una richiesta di risarcimento di 200mila euro) ritiene di essere stato offeso dall’allora vicepresidente della Reggiana per la lettera di fuoco inviata ai media il 9 marzo 2018 – e per la successiva intervista a Sportweek – che parlava di «situazioni poco chiare» e di «ladri di polli».

In aula, Lady Piazza ha ripercorso le tappe del fallimento della Reggiana: dai primi abboccamenti per investire in una squadra di calcio italiana (tra le altre il Como, «ma c’erano troppi debiti») fino all’acquisizione del 60% della Reggiana Calcio. «Compagni l’ho conosciuto in un ristorante di Roma e l’ho rivisto altre due volte, insieme ad altri partner. A presentarci tutti i soci potenziali della Reggiana fu Maurizio Franzone (poi nominato direttore generale dai Piazza, una volta che ebbero acquisito la maggioranza della società (ndr)». Dopo la firma davanti a un notaio a Milano, i Piazza hanno ricapitalizzato il 24 giugno 2016 con la cifra di 2,6 milioni di euro.

Alla domanda, posta dall’avvocato Carrara, se avesse verificato la situazione economica della società, lady Piazza ha risposto di no. «Not at the beginning perché non c’entravo; ci pensarono i legali». Alicia è stata incaricata dal marito di «occuparsene» in seguito, quando la situazione pareva già compromessa. A dicembre 2016 quei soldi versati a giugno erano già «spariti». Sul termine l’avvocato Carrara ha insistito, specificando che «l’operazione di ricapitalizzazione prevedeva l’azzeramento dei debiti pregressi». Tanto che l’avvocato Simionato, a margine, ha precisato: «Il termine “sparizione” non significa che qualcuno li abbia sottratti, ma che i soci di maggioranza (i Piazza, ndr) non capivano dove andasse quel denaro, che terminava a una velocità incredibile».

Ieri in aula, lady Piazza ha parlato di «importanti decisioni prese dal cda senza interpellare Mike»: dall’ingaggio dei giocatori ai duemila euro al mese per il leasing di due Range Rover, dai 58mila euro alla Curia per l’uso dei campi da gioco al contratto per l’affitto del Mapei Stadium («erano presenti Compagni e Squinzi») passando per la scelta di «spendere 500mila euro più 70mila all’agente per un giocatore di serie C scarso. Mio marito era very upset». Contrariato, quasi incredulo. «Il consiglio di amministrazione ci interpellava solo per dirci che avevano bisogno di più soldi. Almeno questa era l’impressione: parlavano tutti italiano». Intanto la voragine senza fondo si allargava, fino al crac del 2018. Perché i Piazza hanno continuato a metterci dei soldi? «Non avevamo altra scelta – ha detto lady Piazza –. Eravamo nel bel mezzo della stagione, gli stipendi andavano pagati. A differenza degli altri soci che si chiamavano fuori, noi ci abbiamo rimesso tanto. Alla fine abbiamo speso 10,7 milioni». Oggi i Piazza vivono a Parma e fanno la spola con Miami. «Andiamo al mare a Forte dei Marmi con i bambini». Mike si occupa della nazionale italiana di baseball. «Molto successo», ha detto in italiano, e in effetti, con il baseball (lui che è stato uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi) è stato più fortunato che con il calcio.