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Sciopero di 8 ore alla Lodi di Fabbrico, «troppo caldo, vogliamo i condizionatori»

Sciopero di 8 ore alla Lodi di Fabbrico, «troppo caldo, vogliamo i condizionatori»

Ieri il 90% dei lavoratori dell’azienda ha incrociato le braccia. Preoccupano mancamenti, cali di pressione e svenimenti a causa del troppo caldo

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Ieri alla Lodi di Fabbrico oltre il 90% dei lavoratori ha aderito allo sciopero di 8 ore proclamato dalla Fiom di Reggio Emilia e dalle Rsu per rivendicare investimenti aziendali sul microclima. Tutti fuori gli operai coinvolti dal picco di calore.

«Da oltre un anno stiamo chiedendo all’azienda di investire su raffrescatori per affrontare l’aumento delle temperature – spiega Sabrina Giovanelli che per la Fiom sta seguendo la vertenza - ma purtroppo non abbiamo avuto risposte sufficienti».

I lavoratori nei giorni scorsi avevano votato un pacchetto di 24 ore di sciopero per provare a fare pressione nei confronti della Direzione aziendale e avere al più presto soluzioni per affrontare il peggioramento del microclima.

«L’altissima adesione allo sciopero è la dimostrazione di come il tema sia sentito dai lavoratori -  dichiara la Fiom in una nota - per questo ci si aspetta che l’azienda ascolti il messaggio che i dipendenti hanno inviato con questa fermata in sciopero. Da qualche anno molte aziende stanno investendo in raffrescatori anche nei reparti produttivi per garantire un microclima dignitoso ed evitare problemi di salute alle maestranze, ma molte aziende ancora non si sono adeguatamente attrezzate e nelle giornate in cui il caldo supera condizioni accettabili le lavoratrici e i lavoratori non hanno altri strumenti oltre allo sciopero per tutelare la propria salute ed evitare mancamenti, cali di pressione, svenimenti, infortuni».

«Se l’azienda non interviene strutturalmente con soluzioni di raffrescamento – prosegue Giovanelli – l’unico accomodamento possibile nel breve termine è la rimodulazione dell’orario di lavoro, come molte aziende d’altronde stanno facendo».

«Il cambiamento climatico da anni è evidente, si manifesta con picchi di calore, lunghi periodi con temperature che non calano mai nemmeno la notte - conclude la nota della Fiom - e questo incide sulle condizioni di lavoro. Quest’anno finora le condizioni climatiche hanno aiutato, ma già in questi giorni l’aumento della temperatura ha spinto diverse Rsu a proclamare pacchetti di ore di sciopero, ieri è stata la Lodi, domani potrebbero essere altre aziende».