Gazzetta di Reggio

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Morgan querela Selvaggia Lucarelli e sceglie l’avvocato reggiano Vinci

Ambra Prati
Morgan querela Selvaggia Lucarelli e sceglie l’avvocato reggiano Vinci

Il legale: «Lo conosco da un po’ e l’altro giorno gli avevo espresso solidarietà»

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Reggio Emilia «Conosco Morgan da qualche anno. L’altro giorno, mentre ero in treno, ho letto gli articoli che lo riguardavano e gli ho mandato un messaggio di solidarietà. Forse per questo ha scelto me». Così Gianluca Vinci, avvocato reggiano nonché deputato alla Camera di Fratelli d’Italia e consigliere comunale della nostra città, ha spiegato l’incarico, ricevuto dal cantante, di tutelarlo nella querela per diffamazione aggravata (a mezzo stampa e social) sporta nei confronti della giornalista Selvaggia Lucarelli. L’annuncio del deposito della querela, depositata da Vinci ieri pomeriggio online al tribunale ordinario di Milano, dopo un incontro mattutino con il suo assistito nel capoluogo lombardo, è stato dato dallo stesso cantante sulla sua pagina Instagram con una citazione dantesca: «Magari così la selva selvaggia (e aspra e forte che nel pensier rinnova la paura) la smette – cosa improbabile – di capeggiare la nuova Inquisizione». Marco Castoldi, nome di battesimo dell’ex giudice di X Factor, è nell’occhio nel ciclone da tempo per la vicenda di presunto stalking – il processo, fermo da quattro anni, inizierà a settembre – ai danni dell’ex fidanzata, la cantautrice Angelica Schiatti, oggi compagna di Calcutta. Ma da cosa si sarebbe sentito diffamato Morgan? Lucarelli, oltre a numerose storie Instagram, ha dedicato alla querelle un articolo nella sua rubrica “Radar” sul quotidiano “Il Fatto”, «inserendo nell’articolo la parola “revenge porn” che non c’entra nulla con il reato contestato di stalking – spiega Vinci –. Un accostamento che poi è stato ripreso da tutte le testate nazionali». Risultato: di fronte allo scandalo, sono fioccate le richieste di risoluzione di contratti per vari ingaggi che Morgan aveva con la Rai, con Warner Music Italia e altri committenti. «Un danno professionale ed economico di migliaia di euro». Inoltre la giornalista avrebbe postato un video – risalente a due giorni fa, quando al termine di un concerto Morgan ha portato sul palco la figlia terzogenita di 4 anni – con la chiosa «si fa scudo con i bambini». «Il video non c’entra nulla con il processo, era una serata di festa – prosegue l’avvocato –. Il mio assistito non ha la querela facile, ma di fronte alla diffusione di notizie false che hanno danneggiato il suo lavoro e colpito la vita privata ha deciso di reagire».