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Le indagini

Omicidio di Morsiano, in campo il consulente della strage di Erba e dell’omicidio Pifferi

Ambra Prati
Omicidio di Morsiano, in campo il consulente della strage di Erba e dell’omicidio Pifferi

Villa Minozzo: sei ore di sopralluoghi del Ris nella casa dove Stefano Daveti è stato massacrato a morte

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Villa Minozzo Un sopralluogo durato sei ore, con parecchi reperti campionati dagli esperti del Ris e il pm Maria Rita Pantani che si è soffermata sulla camera da letto. Nell’indagine per l’omicidio volontario di Stefano Daveti, 63 anni, ucciso a sprangate al culmine di un diverbio con i vicini di casa – gli indagati sono Emore e Cristian Chesi, padre e figlio – la palla passa agli accertamenti tecnici di laboratorio da parte del Reparto Investigazioni Scientifiche dell’Arma.

L’omicidio risale a venerdì 21 giugno, quando Daveti avrebbe avuto una discussione con il 70enne Emore che stava tagliando il prato. Lo avrebbe insultato, tanto che l’anziano si sarebbe avvicinato per chiedere il motivo. Secondo una versione fornita dalle stesse persone indagate, il pensionato si sarebbe aggrappato al cancello di casa, che gli sarebbe caduto addosso; Daveti poi sarebbe salito sul cancello schiacciandolo. Alla vista di questa scena, il figlio sarebbe arrivato di corsa per difendere il genitore: ha impugnato una spranga di ferro e ha colpito più volte Daveti. Quest’ultimo è stato trovato dai soccorritori nella sua camera da letto, dove si suppone sia avvenuta l’aggressione. Il personale della Croce Verde che è entrato nella casa è rimasto impressionato per quello che ha visto. Ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Maggiore di Parma, il 63enne originario di La Spezia e residente a Morsiano è deceduto il 24 giugno. Il sopralluogo di ieri è stato finalizzato a chiarire la dinamica e a verificare la versione degli indagati.

Hanno partecipato tutte le parti in causa: i carabinieri (del Nucleo Informativo di Reggio, di Villa Minozzo e della Compagnia di Castelnovo Monti) che conducono l’indagine tradizionale e che hanno raccolto le testimonianze, il difensore dei Chesi avvocato Noris Bucchi (che non ha voluto rilasciare dichiarazioni) insieme al consulente di parte Marzio Capra di Milano (noto per il processo Erba e Alessia Pifferi), l’avvocato Andrea Lazzoni del foro di La Spezia (senza consulente poiché basta quello della procura) che rappresenta i familiari della vittima (i due fratelli di Daveti), gli esperti del Ris e il pm Maria Rita Pantani, che si è recata per la prima volta sul luogo del delitto. I primi ad arrivare sul posto alle 9.30 sono stati gli specialisti dell’Arma: protetti da tute bianche e copriscarpe per non inquinare il sito, gli esperti sono stati impegnati a lungo nei rilievi prelevando numerosi campioni di tracce ematiche e biologiche e scattando foto per cristallizzare lo stato dell’ex mulino dove viveva Daveti. Poco dopo le 13 è sopraggiunta il pm Pantani, che dopo una ricognizione generale si è recata nella camera e sulla cancellata dei vicini terminando alle 15.30. Si è trattato di un passaggio tecnico importante. «Ora inizierà l’analisi di laboratorio, che potrebbe essere determinante insieme all’esito dell’autopsia – ha detto l’avvocato Lazzoni – Attendiamo la relazione del Ris».  © RIPRODUZIONE RISERVATA