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Manifesti filorussi affissi in città, Massari: «No alla propaganda»

Serena Arbizzi
Manifesti filorussi affissi in città, Massari: «No alla propaganda»

Il sindaco ribadisce la vicinanza al popolo ucraino: «Contenuto inaccettabile». Spuntano già imbrattamenti: in via Inghilterra scritte contro Putin sul cartellone

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Reggio Emilia Non hanno fatto in tempo a essere affissi che sono subito divampate le polemiche e sono stati imbrattati con scritte in cirillico.

Si tratta dei manifesti in cui si dichiara che “la Russia non è il nemico”, apparsi in più città d’Italia, da Verona a Modena,a Carpi, Fontevivo e anche Reggio Emilia.

La serie di cartelloni sono stati affissi dalle associazioni Reggio Emilia Nuova, Carpi Consapevole, Kairos e Omnia. E, come in altre città, anche a Reggio Emilia, più precisamente in via Inghilterra, i manifesti sono stati imbrattati con scritte offensive nei confronti di Putin.

«L’iniziativa vuole essere uno spunto alla riflessione – affermano le associazioni promotrici –. Siamo ben consapevoli che, come già avvenuto altrove, saremo per questo sicuramente oggetto di molte critiche, compresa quella di essere strumenti della propaganda russa. Vogliamo chiarire a tal proposito che le nostre associazioni sono nate durante il periodo Covid come risposta apartitica da parte di cittadini liberi con l’intento di aiutare le persone che, proprio a seguito delle restrizioni, si sono trovate in serie difficoltà economiche e parallelamente di lottare contro il “green pass”. Ed è proprio in quest’ottica che abbiamo deciso di dare voce, con questa iniziativa, a tutte quelle persone che sappiamo essere sempre più numerose e sempre più consapevoli di quanto, ancora una volta, la nostra Costituzione sia stata e sia quotidianamente violata attraverso l’invio di armi». Il gruppo di associazioni indica come le sanzioni alla Russia abbiano danneggiato «economicamente i Paesi europei» e come sia stato istigato «odio “russofobo” che ha coinvolto persino la cultura e lo sport».

Dichiarazioni che hanno provocato la dura presa di posizione da parte dei vertici delle istituzioni. Dopo il collega modenese, Massimo Mezzetti, che ha detto “no alla disinformazione”, interviene anche il sindaco Marco Massari: «A Reggio come in molte altre città, anche emiliane, sono comparsi manifesti dal contenuto inaccettabile, offensivo, ingannevole – afferma il primo cittadino –. Con slogan ambigui, si “invita a riflettere” in senso filorusso. Mai, e a maggior ragione a pochi giorni dal bombardamento dell’ospedale pediatrico di Kiev, ci sarà da parte nostra alcuna giustificazione alla prepotenza militare della Russia. La normativa sulle affissioni è stata evidentemente rispettata, ma ciò non toglie nulla all’evidente mancanza di rispetto per le vittime e per i loro familiari. Persone per cui l’unica priorità è veder cessare questo conflitto, l’unica speranza è la pace. La mia piena solidarietà al popolo ucraino e alle tante persone al fianco delle quali ho manifestato 20 giorni fa in Piazza della Vittoria. No alla propaganda filorussa, no alla disinformazione».

Ieri la comunità ucraina di Reggio Emilia ha cercato di incontrarsi per protestare contro questi manifesti, ma l’appuntamento è slittato per una questione di permessi.