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Villa Malaspina, a Gualtieri un gioiello che si apre alla scoperta

Villa Malaspina, a Gualtieri un gioiello che si apre alla scoperta

La residenza nobiliare che fu dei Torello e ora dei conti Guarienti ospita manifestazioni culturali ed è sede di matrimoni ed eventi aziendali

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Gualtieri Nei giorni scorsi il giardino della splendida Villa Malaspina di Gualtieri ha ospitato un suggestivo concerto della cantautrice genovese Irene Buselli, che con la sua voce e la sua profonda ironia ha sorpreso e incantato il pubblico.

Non è la prima volta che questo gioiello storico, circondato da un vasto parco, si apre a Gualtieri e ai visitatori. Il 20 settembre, grazie a una consolidata collaborazione con la Pro Loco, in occasione della manifestazione “Viaggio a Gualtieri” sarà organizzata una visita guidata durante la quale i partecipanti potranno conoscere la storia della villa e saperne di più sul giardino.

Dal 2017 la villa è utilizzata anche per matrimoni, celebrazioni ed eventi aziendali. «I visitatori apprezzano molto la cura dei particolari e soprattutto il fatto che si rendono conto di entrare in un luogo autentico, abitato da persone», dice la contessa Beatrice Guarienti, moglie di Marco Guarienti, che si occupa della gestione degli eventi.

Un luogo storico

Di proprietà della contessa Matilde di Canossa fino al 1080, la villa passò molte volte di mano. A lungo la costruzione fu adibita a castello fortezza. Nel 1402 ospitava il vescovo di Parma.

Nel 1450 passò sotto la proprietà della famiglia Torello attraverso il matrimonio di Marsiglio Torello con Paola, figlia di Francesco Secco d’Aragona e Caterina di Gonzaga, precedente proprietaria. Rimase dei Torello fino al 1841 quando, con il matrimonio tra la figlia dell’ultimo dei Torello e il marchese Francesco Malaspina, giunse alla famiglia di questi.

Agli inizi del ‘900, sempre per linea femminile, con il matrimonio tra la nipote di Francesco Malaspina e Marco Guarienti, la proprietà fu ereditata dalla famiglia Guarienti che tuttora la tengono perfettamente curata e che hanno riportato all’antico splendore il parco, compromesso dall’ultima guerra.

Nel primo dopoguerra, Villa Malaspina fu anche testimone del genio di Antonio Ligabue. Nella dépendance visse a lungo e creò molte delle sue tormentate opere naif.

Considerato il più raffinato traguardo dell’architetto Pietro Marchelli nella creazione di un giardino all’inglese, il parco si distingue per quegli elementi come il laghetto, la grotta e la montagnola, tipici della concezione romantica, che voleva un giardino, seppur minuziosamente progettato, con forti elementi naturalistici.

Gli attuali proprietari

Oggi Villa Malaspina e il suo parco sono accuditi dalla contessa Myra Guarienti, madre di Marco, che si occupa di mantenere gli interni della villa e di curare fiori e piante del parco, affinché l’antico splendore si preservi incontaminato.

La storia documentata dei conti Guarienti affonda le radici nel 1200 quando Guglielmo Guarienti, uomo d’armi, decise di stabilirsi a Verona per darsi al commercio.

Francesco Guarienti, padre dell’attuale conte Marco Guarienti Torello, a soli 17 anni fu tra i partigiani che liberarono Sandro Pertini, prigioniero dei nazisti nel carcere di Milano. Laureatosi in medicina, Francesco aprì il suo studio a Gualtieri, offrendo servizi gratuitamente ai bisognosi, tanto che gli fu conferita la cittadinanza onoraria.

Francesco nutriva un’altra grande passione, le sue terre sulle rive del Po e l’agricoltura, passione che infuse al figlio Marco, che portava per campi sin da piccolo. Crescendo, Marco decise di laurearsi in agraria e da tempo gestisce l’Azienda Agricola “La Palazzina”, che ha terreni in golena e a Santa Vittoria ed è specializzata in angurie, meloni e zucche. l

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