Accensioni di fuochi e auto nel bosco in Montagna: la Forestale multa 18 escursionisti
Reggio Emilia: nel week-end controlli al Lago Pranda contro il rischio incendi
Ventasso Il Lago Pranda, nella zona di Cerreto Laghi, è una delle mete preferite dell’Appennino Reggiano durante l’estate.
Non di rado, infatti, viene letteralmente preso d’assalto, come è avvenuto nello scorso fine settimana .
A causa di ciò, si segnalano anche comportamenti non corretti da parte di alcuni escursionisti.
Nel corso del weekend, durante un servizio di controllo congiunto al Lago Pranda effettuato dal Nucleo carabinieri Parco di Ligonchio e dal Nucleo carabinieri Forestale di Busana, sono stati multati 18 escursionisti.
In particolare, tre persone avevano acceso fuochi fuori dalle aree consentite e quindici auto erano parcheggiate fuori dalla carreggiata, nei boschi.
Complessivamente, sono state elevate sanzioni per 1.800 euro.
«A luglio l’Appennino ha visto un aumento esponenziale di visitatori e sarà così anche in agosto - commenta il presidente del Parco Fausto Giovanelli - Questo fenomeno richiede una maggiore vigilanza e attenzione. Con le attuali temperature elevate, il rischio di incendi è molto alto, pertanto è fondamentale un appello all’attenzione. Le autorità locali metteranno segnali aggiuntivi per indicare il pericolo».
Il rischio incendi impone a tutti i visitatori di non accendere fuochi e di non andare nel bosco con le auto, perché le marmitte calde potrebbero innescare roghi.
«Non possiamo più considerare la situazione dell’Appennino come quella di dieci anni fa - dice Giovanelli - con poche persone che lo visitavano e boschi umidi. Oggi è molto frequentato e i boschi sono secchi».
Il presidente Giovanelli ieri si è complimentato con il tenente colonnello Adriano Bruni, comandante dei carabinieri Forestali del Parco nazionale dell’Appennino, per il servizio al Lago Pranda. «L’aumento di visitatori è per certi versi positivo, ma ci obbliga a una maggiore prudenza. Abbiamo una decina di località nel Parco che sono sotto pressione a causa degli elevati flussi turistici, tra queste vi è anche il Lago Pranda».
Nel caso in cui la Regione Emilia-Romagna proclamasse lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi (quest’anno non è ancora stato fatto per le piogge che sono cadute in estate), la sanzione per chi accende fuochi non autorizzati passerebbe da 100 euro a 10.000 euro.