Animali, la Regione paga le spese di adozione ad anziani e disabili
Stanziamento da 200mila euro per cani e gatti dei rifugi. Coperti per un anno i costi del veterinario
Sei un anziano over 70? Oppure ha una disabilità? Se hai piacere di prendere con te un cagnolino o un gatto, sappi che la Regione Emilia-Romagna ti aiuterà pagando, per un anno, le spese mediche e veterinarie. Una misura pilota, voluta dall’assessore regionale alla sanità Raffaele Donini che intanto ha calato sul piatto 200mila euro.
Il progetto sperimentale di pet therapy dedicato ad anziani e disabili partirà a ottobre. «La presenza di un animale domestico fa molto bene alla salute dei cittadini, in particolare alle persone anziane e con disabilità», ha spiegato l'assessore Donini, che ha illustrato il progetto nel corso di un incontro in Regione, spiegando che la presa in carico di un animale domestico può aiutare anche sul fronte della "prevenzione". I benefici, riguardo alla prevenzione, sono comprovati da diversi studi condotti, per esempio, su persone con Alzheimer, su pazienti oncologici o afasici, ma anche su bambini con autismo Il bacino dei potenziali beneficiari è di circa un migliaio di persone che potranno prendersi cura di altrettanti cani o gatti. «Noi ci faremo carico con la nostra rete di veterinari di tutta una serie di prestazioni di tipo sanitario - spiega Donini - che possano aiutare concretamente» i nuovi proprietari a curare i loro amici a quattro zampe. «Non dimentichiamo che in Emilia-Romagna abbiamo oltre 800mila anziani over 70 e molti di questi vivono anche da soli e tanti sono magari alla soglia di disturbi cognitivi che attraverso questo progetto di prevenzione, grazie appunto all'adozione di animali di affezione, potrebbero essere alleviati o se non addirittura allontanati». A vigilare sul progetto pilota saranno le Asl di tutta la regione.
Da ottobre le persone, le famiglie e i care giver interessati potranno «recarsi nei canili e gattili autorizzati e avranno ovviamente una rete di veterinari convenzionati con le Asl che erogheranno prestazioni sanitarie agli animali, come vaccinazioni come cure mediche necessarie» e la Regione sarà presente anche «come organizzazione nell'ambito della gestione degli animali domestici». «L’obiettivo – ha spiegato Giuseppe Diegoli del settore prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione - dopo avere completamente debellato il randagismo ormai da anni, è anche favorire il benessere degli animali, di cui viene valutata la compatibilità con chi adotta, e dunque un’adozione che non si fermi al primo anno». «In un periodo nel quale ancora si verificano abbandoni – ha concluso l’assessore – è importante sensibilizzare la comunità rispetto all’importanza, anche sulla salute, degli animali d’affezione: animali che sono un valore». l